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Metalli Marchelli di S. Polo annuncia cessione d'azienda

23 Luglio 2009
Filcams e Fisascat preoccupate per il futuro dei 25 dipendenti

Le organizzazioni sindacali di categoria FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL di Parma esprimono forte preoccupazione per la situazione in cui versano i lavoratori della METALLI MARCHELLI SRL di S. Polo di Torrile. La ditta, che occupa attualmente 25 dipendenti, ha infatti avviato la procedura di cessione di azienda (art. 47 L. 428/90 ) alla ALMET ITALIA SRL.

 

La prima conseguenza di questa operazione sarà il trasferimento di 13 dipendenti, applicati nel reparto magazzino, nella filiale della ALMET ITALIA SRL a Treviglio, in provincia di Bergamo; è evidente che non tutti i lavoratori potranno sostenere uno sforzo simile per mantenere il posto di lavoro, vuoi per i carichi familiari, vuoi per lo stravolgimento più generale che un tale cambiamento può comportare nella vita di una persona.

 

Per i rimanenti 12 dipendenti, facenti parte del personale amministrativo e commerciale, che secondo i piani rimarranno temporaneamente a S. Polo fino al prossimo 30 settembre, non vi è nessuna garanzia per il futuro e nessun impegno formale della nuova proprietà a mantenere nel parmense la continuità amministrativa/commerciale e conseguentemente i livelli occupazionali presenti oggi.

 

La METALLI MARCHELLI, che tratta commercio all'ingrosso di prodotti in acciaio, alluminio, ottone, bronzo, acciai al piombo e carbonio, ferro trafilato, è un’azienda storica del nostro territorio e tra le più importanti del settore nel panorama Italiano, ceduta nel 1998 dalla famiglia ad un’ azienda francese passata poi di mano ad altre società estere; come gran parte delle aziende, compresa la ALMET ITALIA SRL, risente della crisi generale, ma l’operazione ferragostana induce i sindacati di categoria a temere una speculazione che, come spesso succede, ricadrebbe sui lavoratori coinvolti loro malgrado.

 

Come a dire: “Mi compro il marchio, mi libero dei dipendenti…”. E il resto lascia poco spazio all’immaginazione.

 

Nei prossimi giorni si svolgeranno gli incontri sindacali per il passaggio dei lavoratori, così come previsto dalla normativa vigente. Le organizzazioni di categoria attendono da parte dell’Unione Industriali di Parma, che seguirà per conto datoriale la procedura, un impegno determinante per la salvaguardia ed il mantenimento dei posti di lavoro a Parma, oltre che per la permanenza di un marchio prestigioso per il nostro territorio.

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