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Macrostruttura Comune di Parma, sindacati di categoria e RSU chiedono a Ciclosi di sospendere la riorganizzazione

29 Marzo 2012
Piuttosto ridurre le partecipate

FP CGIL, FP CISL e UIL FPL, congiuntamente alla RSU del Comune di Parma, nell'incontro avvenuto lo scorso 27 marzo hanno richiesto alla delegazione trattante di parte pubblica di ritirare la proposta di modifica della macrostruttura del Comune di Parma. Tale richiesta è stata motivata dall'imminenza della scadenza elettorale e dal breve periodo che il Commissario Straordinario avrà ancora a disposizione per esercitare il proprio ruolo.

Nel merito, le organizzazioni sindacali e la RSU hanno anche apprezzato alcuni elementi di novità, quali la divisione tra le funzioni di direttore del personale e di direttore finanziario, l'individuazione di una struttura per la lotta all'evasione fiscale, la creazione di un'avvocatura per risparmiare sulle spese legali. Queste proposte tuttavia, seppur valutate positivamente, non sciolgono i nodi principali che il futuro Sindaco dovrà affrontare sulla riorganizzazione della struttura comunale, in particolare per quanto concerne il ruolo delle partecipate e le loro funzioni.

Sauro Salati (FP CGIL), Annalisa Albertazzi (FP CISL) e Gerry Ferrara (UIL FPL) ritengono che il ruolo delle partecipate debba essere ridotto ai minimi termini con una progressiva reinternalizzazione delle funzioni, salvo quelle specificamente stabilite per legge (vedi ADE).

Questa tematica, tuttavia, non può essere affrontata da un Commissario; sarà il futuro sindaco a doverla prendere in mano, anche se sul piano dei risparmi FP CGIL, FP CISL e UIL FPL avrebbero apprezzato una ulteriore riduzione del numero delle società partecipate sin da ora, una riduzione del numero dei CDA e un accorpamento nella nuova struttura al Duc per risparmiare in canoni di affitto.

Nella stessa riunione il Comune di Parma ha presentato alle organizzazioni sindacali il piano formativo 2012, ridotto, secondo FP CGIL, FP CISL, UIL FPL e la RSU ai minimi termini, realizzando risparmi sulla formazione del personale. La proposta del Comune è stata totalmente rigettata. Il piano di formazione annuale ha infatti risorse disponibili solo per 34 mila euro, una vera miseria, fuori dalle norme contrattuali e non in grado di offrire alcuna risposta formativa ai dipendenti.

Altri temi come il ruolo del Comune tra pianificazione, urbanistica e opere pubbliche andranno affrontati con la nuova amministrazione che avrà un congruo tempo e sopratutto il mandato dei cittadini di Parma per operare queste scelte.

FP CGIL, FP CISL, UIL FPL e la RSU del Comune di Parma ringraziano il Commissario in quanto la proposta fatta potrà cstituire un canovaccio per il confronto futuro con la nuova Amministrazione del Comune di Parma.

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