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"Lo sfascio del Comune non è da imputare ai lavoratori"

11 Giugno 2012
Sauro salati, segretario generale FP Cgil Parma, interviene a proposito della relazione finale del Commissario Ciclosi

In merito alla relazione della gestione commissariale del Comune di Parma la FP CGIL provinciale si chiede come mai il Commissario Mario Ciclosi abbia denunciato una situazione così preoccupante solo ora, al momento della sua uscita di scena.

Fin dal momento del suo insediamento, da più parti erano arrivate grandi preoccupazioni sulla situazione economica del Comune; le stesse organizzazioni sindacali avevano più volte chiesto chiarimenti, ma per tutto il tempo della gestione commissariale un silenzio assordante sul reale stato dei debiti del Comune è stata la sola risposta.

Alla conclusione del suo mandato, il Commissario ha presentato una relazione allarmante dello stato debitorio del Comune e del sistema organizzativo della macchina comunale. Sui debiti al sindacato non sono stati forniti gli strumenti per valutare se le entità riportate nella relazione siano esatte, questo spetterà alla nuova Amministrazione, ma due considerazioni sull'organizzazione comunale e sulla gestione del personale sono da fare.

“Innanzi tutto – spiega Sauro Salati, segretario generale della FP CGIL di Parma -  nella relazione non vi è traccia di ringraziamenti ai lavoratori che hanno collaborato con il Commissario e che hanno permesso il raggiungimento degli obiettivi che si era prefissato. Da questa considerazione occorre partire per far comprendere ai cittadini di Parma che il clima di degrado che ha coinvolto alcune situazioni direzionali del Comune non può e non deve essere imputato in modo indiscriminato a tutti i lavoratori: non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, perché ci sono dirigenti, posizioni organizzative, funzionari e operatori onesti e capaci che hanno lavorato ed hanno permesso che i servizi del Comune funzionassero e che faranno in modo di continuare a farlo”.

“L'anno scolastico si sta concludendo – continua Salati - e i servizi per l'infanzia hanno garantito (non per merito del Commissario) il normale funzionamento. Così è stato per i servizi sociali e per tanti altre attività deputate a rispondere ai bisogni e ai diritti dei cittadini. Non vorremmo che passasse un messaggio sbagliato in cui tutti i lavoratori del Comune di Parma sono accomunati dal disastro della mala gestione”.

“Detto ciò – puntualizza il segretario FP - condividiamo invece una serie di valutazioni espresse nella relazione a proposito dello svuotamento delle funzioni del Comune a favore delle partecipate ed alla mancanza di controlli sull’operato, sui costi e sulle assunzioni. Peccato che anche durante la gestione commissariale, cosa denunciata pubblicamente dal sindacato, si sia continuato ad assumere dirigenti e a bandire selezioni per la società partecipata ParmaInfrastrutture”.

In sintesi, i lavoratori del Comune, che non hanno la responsabilità del degrado politico e dello sfascio finanziario denunciati dal Commissario, si sarebbero aspettati di non essere assimilati a coloro che hanno contribuito a creare questa situazione debitoria e di corruzione. Tanto avrebbe dovuto riconoscere il Commissario alla maggior parte dei lavoratori che da un anno a questa parte hanno saputo garantire, pur nella situazione di caos organizzativo e politico, un dignitoso funzionamento dei servizi.

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