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Licenziò un lavoratore senza giusta causa

4 Giugno 2010
L'on. Rainieri (Lega) costretto dal giudice a riassumerlo

Licenziò un lavoratore di un caseificio in provincia di Piacenza e a seguito del rifiuto dello stesso ad abbandonare il posto di lavoro chiamò i carabinieri per farlo allontanare dall’azienda con la forza.

Il datore di lavoro responsabile del licenziamento è il deputato della Lega Nord Fabio Rainieri, Segretario della Commissione agricoltura alla Camera, ex capo dei Cobas del latte ma anche e soprattutto proprietario di vari caseifici in provincia di Piacenza e di Parma.                                                                                                                                Ad otto mesi di distanza dal licenziamento il giudice ha dato ragione al lavoratore obbligando l’onorevole Rainieri a reintegrarlo e a pagargli gli stipendi arretrati per tutto il periodo in cui è stato tenuto fuori dall’azienda.

 “La sentenza emessa dal giudice rispetto a quel licenziamento” – ha dichiarato il Segretario nazionale della Flai-Cgil Antonio Mattioli – “dimostra che in Italia esiste ancora uno stato di diritto che tutela i lavoratori davanti ai soprusi e alle azioni ingiustificate dei datori di lavoro, anche quando questi sono alti rappresentanti delle istituzioni”.                                                                                                        “Purtroppo però” – ha continuato Mattioli – “iniziative legislative come quella sull’arbitrato rischiano di minare alle basi questo diritto e qualora fossero già applicabili non avrebbero permesso la positiva conclusione di questa triste vicenda”. “Siamo certi” – ha concluso il Segretario nazionale della Flai-Cgil – “che d’ora in poi l’onorevole Rainieri conterà fino a dieci prima di licenziare un suo dipendente, quantomeno per evitare che un giudice gli ricordi che ci sono delle procedure da rispettare e che non ci si può alzare la mattina e fare piazza pulita dei lavoratori senza una giusta causa”.

La Flai-Cgil illustrerà le motivazioni della sentenza in una conferenza stampa che si terrà il prossimo 5 giugno alle ore 11 presso la Camera del Lavoro di Piacenza.

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