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Lettera aperta ai candidati sindaci

14 Febbraio 2017
Massimo Bussandri, segretario generale CGIL Parma: "Il dibattito elettorale non trascuri le questioni cruciali: lavoro, legalità, welfare"

“Sta entrando nel vivo la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative: sia con il confronto relativo alle primarie del centrosinistra, una opportunità di partecipazione e discussione pubblica alla quale anche la CGIL di Parma non può che guardare con interesse, sia con l’esplicitazione di diverse altre candidature (a partire da quella del sindaco uscente).

Balza all’occhio, tuttavia, la quasi totale assenza dal dibattito e dal confronto di alcuni temi che ritengo cruciali.

Il primo è la “questione lavoro”: per parafrasare un recente intervento pubblico di un economista del nostro ateneo, il lavoro deve diventare il fulcro delle priorità di Parma. Questi anni ci hanno consegnato, anche in città, un tessuto sociale minato dall’insicurezza economica quando non dal vero e proprio impoverimento, da lavori precari e malpagati quando non dalla vera e propria disoccupazione. Occorre ricostruire anche sul territorio un modello sociale nuovo, che non lasci indietro nessuno, che metta al centro il valore del lavoro e della coesione sociale e i diritti di chi lavora. È poi quello che la CGIL chiede, a livello nazionale, attraverso i due referendum su voucher e appalti, sui quali mi piacerebbe sentire l’opinione di chi si candida ad amministrare la città.

Il secondo è la “questione legalità”. Si parla giustamente molto di sicurezza, ma nessuno considera che il primo problema che abbiamo a Parma concerne la sicurezza economica e civile minacciate dalle mafie che ci bussano alle porte (come dimostra lo spaccato uscito dall’inchiesta Aemilia). Gli appalti sono spesso il canale attraverso il quale la criminalità organizzata entra nel sistema economico e il Comune di Parma è una delle principali stazioni appaltanti di tutto il territorio, per cui può svolgere un ruolo di guida e di volano, evitando le gare al massimo ribasso (più o meno mascherato), chiedendo il rispetto della clausola sociale e dei diritti contrattuali dei lavoratori, inasprendo le sanzioni contro gli appaltatori inadempienti. A Parma abbiamo già a disposizione diversi strumenti che adesso occorre far funzionare.

Il terzo è la “questione welfare”. L’impoverimento della popolazione e l’emergere di nuovi bisogni sociali impongono di ridisegnare un sistema di welfare locale all’altezza dei tempi, che recuperi responsabilità collettive e competenze, e un forte ruolo di governo del Comune su tutta la filiera dei servizi agli anziani, dei servizi per l’infanzia, dei servizi per la disabilità, dei servizi per l’inclusione  culturale e sociale.

Faccio una proposta: chiedo a tutti i candidati alle elezioni amministrative di impegnarsi a istituire tre tavoli permanenti di confronto sui tre temi evidenziati, aperti alla partecipazione e al contributo delle forze sociali.

Se poi all’impegno seguiranno i fatti, mi sento di poter dire che la CGIL sarà interlocutore leale e propositivo”.

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