Questo sito non utilizza cookie per le proprie funzionalità o per mandarti pubblicità. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie tecnici per la gestione del sito. Per saperne di più clicca qui.
CGILParma.it


ISCRIVITI ALLA CGIL


Venerdì 29 Marzo 2024
HOME PAGE
CATEGORIE
SERVIZI
CHI SIAMO
ORARI-SEDI-TELEFONI
CONTATTACI

Lavoro straordinario il 25 aprile e il 1° maggio? No grazie!

4 Maggio 2019
CGIL  e  SLC  Nazionali Poste Italiane  –  Lavoratori costretti  a  lavorare  il 25  aprile  ed  il 1°  maggio

Nelle  due  giornate  del  25  aprile  e  del  1°  maggio,  Poste  Italiane  ha  “invitato”  lavoratori  a  tempo determinato  ed  indeterminato  a  recarsi  a  lavoro  in  una  condizione  mai  verificatasi  in  precedenza. Infatti  né  il  CCNL  e  tantomeno  gli  Accordi  sottoscritti  tra  Azienda  ed  Organizzazioni  Sindacali prevedono  attività  in  tali  giornate.  A  questo,  si  aggiunga  che  i  lavoratori  hanno  compiuto  il  servizio senza  il supporto  dei loro  responsabili ed in  uno  stato  di assoluto  abbandono organizzativo.

“E’  un  fatto  assolutamente  grave  che  nella  giornata  del  25  aprile,  in  cui  normalmente  si  ha l’opportunità  di  ricordare  quanto  grande  ed  importante  possa  essere  il  valore  della  libertà  e  della democrazia”  ha  dichiarato  Vincenzo  Colla,  Segretario  Nazionale  CGIL  “così  come  per  il  1°  maggio,  non venga  data  la  possibilità  a  lavoratrici  e  lavoratori,  di  celebrare  la  Festa  del  Lavoro  nata  come  momento di lotta  per  rivendicare  il  diritto  al Lavoro”.

Sappiamo  bene  che  in giornate  come  queste,  migliaia  e  migliaia  di  lavoratori  prestano  normalmente la  propria  attività  lavorativa,  ed  un  plauso  va  a  tutti  loro;  ma  siamo  altrettanto  consapevoli  che  chi svolge  questi  mestieri  è  regolato  da  turnazioni  a  ciclo  continuo  di  24  ore  su  24  e  per  365  giorni  l’anno. Altra  cosa  è  invece  il  contesto  in  cui  si  sono  verificati  i  fatti  nei  luoghi  di  lavoro  interessati  e  che  con forza  denunciamo. “Sia  chiaro  che  i  responsabili  aziendali  di  Poste  Italiane  non  troveranno  la  SLC-CGIL  complice  di  un percorso  così  segnato”, ha  aggiunto  il  Segretario  Nazionale  SLC  CGIL  Nicola  Di  Ceglie. “Questo  andazzo è  destinato  a  portare  ad  un  sicuro  fallimento  il  progetto  e  gli  obiettivi  prefissati  dalla  riorganizzazione prevista  dall’Accordo  dell’8  febbraio  2018.  Ci  vuole  innanzitutto  rispetto  per  i  diritti  dei  lavoratori  di Poste ed il  riconoscimento dei sacrifici  che  quotidianamente svolgono”.

Roma,  3  maggio 2019

Vincenzo Colla    Vice  Segretario  Generale  CGIL

Nicola Di  Ceglie Segretario Nazionale  SLC  CGIL 

CONDIVIDI


SU WHATSAPP
SU TWITTER
SU FACEBOOK




A cura dell'Ufficio Stampa e del Centro Sistemi Informativi CGIL di Parma © Copyright 2000-2024
Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome