Questo sito non utilizza cookie per le proprie funzionalità o per mandarti pubblicità. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie tecnici per la gestione del sito. Per saperne di più clicca qui.
CGILParma.it


ISCRIVITI ALLA CGIL


Venerdì 19 Aprile 2024
HOME PAGE
CATEGORIE
SERVIZI
CHI SIAMO
ORARI-SEDI-TELEFONI
CONTATTACI

Lavoro, governance, democrazia nel nuovo assetto istituzionale territoriale

31 Ottobre 2015
Si è parlato di come restituire “DIRITTI ALLE RIFORME” nel convegno promosso da cgil e FP CGIL Parma in Camera del lavoro

Una discussione complessa e articolata ha animato stamane il salone Trentin della Camera del lavoro di Parma, che ha ospitato il convegno “DIRITTI ALLE RIFORME”. Lavoro, governance, democrazia nel nuovo assetto istituzionale territoriale” 

In una fase tra le più delicate e critiche dal Dopoguerra, dove globalizzazione, recessione, nuove paure mondiali generate dalle guerre, dalle migrazioni e da una iniqua distribuzione delle ricchezze che produce povertà vecchie e nuove, uno dei temi che più stanno a cuore al sindacato confederale resta quello della universalità e della qualità dei servizi alla persona e, per estensione, dei diritti che devono essere garantiti a tutti i cittadini. Le riforme del nostro impianto istituzionale che stanno venendo avanti, a partire dalla abolizione delle Province, rischiano, se non governate e corredate di un forte impianto di regole e meccanismi di tutela, di generare nuove diseguaglianze e di non garantire a tutti gli stessi diritti di cittadinanza.

Dopo l’introduzione del segretario generale della CGIL di Parma, Massimo Bussandri, che ha consegnato al dibattito alcuni nodi, a partire da quelle possibili declinazioni dalla legge regionale 13 dello scorso luglio che mettano in grado di tradurre l’impianto normativo formale in un assetto più generale di governance che regga alle sfide del futuro, ad inquadrare e motivare quello che sta accadendo nel nostro territorio, provinciale e regionale, si sono avvicendati sul tavolo interlocutori istituzionali e non solo. Tra questi, dopo la relazione di Sauro Salati, segretario generale FP CGIL Parma, Nicola Bernardi, sindaco di Sissa-Trecasali, e Diego Rossi, sindaco di Borgotaro, che hanno portato le rispettive esperienze di amministratori: il primo di un ente che grazie alla fusione di due Comuni rappresenta l’esempio positivo di una aggregazione di risorse, servizi e funzioni a tutto beneficio della cittadinanza e dei lavoratori; il secondo quotidianamente alle prese con la gestione di un territorio difficile e carente sul piano delle risorse, che proprio da un processo di partecipazione, aggregazione e razionalizzazione potrebbe trovare nuove possibilità di sviluppo e rilancio.

Filippo Fritelli, presidente della Provincia di Parma, ha poi ricordato che “La Provincia di Parma oggi è una grande unione di Comuni, con i risultati positivi che i sindaci si parlano molto più di prima e anche amministrazioni di segno politico diverso collaborano tra loro, rendendo più rapide le decisioni. Il problema è la carenza di risorse, che genera tensioni con personale e sindacati, e la difficoltà a garantire i servizi, innanzitutto la viabilità. Stamattina il Consiglio ha approvato lo sforamento del Patto di stabilità, per sbloccare oltre 7 milioni di euro. Ringraziamo la Regione che ha compiuto l’intervento più tempestivo ed efficace di tutto il Paese”.

Anche Marco Vagnozzi, presidente del Consiglio Comunale di Parma, ha ricordato le carenze finanziarie e i tagli del governo centrale, che troppo spesso impongono ai Comuni capoluogo come Parma di anticipare costi non di loro competenza a tutto danno delle casse municipali.

Contributi anche dal pubblico, come quello di Giuseppe Perdicaro, che ha puntato l’attenzione sulla grave situazione dei Centri per l’Impiego che si stanno svuotando di risorse umane e che per questo rischiano di non dare più le necessarie risposte alla richiesta occupazionale in un momento tra i più delicati sotto questo profilo. Per non parlare, come ha segnalato Barbara Vigilante della FP CGIL di Parma, di quanto una riorganizzazione come quella in corso risulti penalizzata dal fatto che i lavoratori pubblici, senza contratto dal 2009, non si sentano né valorizzati né coinvolti in questo decisivo processo.

Ospite d’elezione dell’iniziativa, l’assessore Regionale alle Riforme Istituzionali Emma Petitti, ha ampiamente esposto le linee guida sulle quali è stata messa a punto la legge 13 della regione Emilia-Romagna, che ha voluto vedere nella riforma Delrio un’opportunità per ripensare davvero il sistema di governo territoriale della regione, partendo dall’assunzione di 1137 dipendenti delle varie province che dal prossimo 1° gennaio saranno a tutti gli effetti dipendenti della Regione stessa pur continuando ad esercitare il loro lavoro nei servizi di origine. “E abbiamo voluto costruire una proposta – ha spiegato l’assessore -  capace di dare più forza e autonomia ai territori, definire le cosiddette “aree vaste” come approdi di una fase di integrazione in cui, lo dico chiaro, le unioni non sono alternative ma propedeutiche alle fusioni. Non puntiamo ad accorpamenti di Province ma al rafforzamento dei territori a partire dalle loro specificità, che si parli di gestione dell’acqua, rifiuti, mobilità, turismo e servizi collegati”. “Per fare questo abbiamo costruito un percorso di grandissima condivisione e di confronto serrato con le parti in causa, compresi i sindacati confederali che hanno svolto un ruolo di grande sollecitazione e che non a caso oggi ospitano un incontro su queste tematiche”.

Tematiche che, come ha evidenziato in conclusione il segretario generale della CGIL Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, richiamando ampi stralci del “Patto per il Lavoro” sottoscritto con la Regione, “non possono essere svicolate da una più ampia riflessione sulle scelte politiche che dovrebbero animarle e sul grado di partecipazione dei cittadini a quelle scelte: un punto particolarmente dolente, se pensiamo all’astensionismo che ha connotato le ultime amministrative, e che preoccupa ancora di più se teniamo conto che, quando parliamo di istituzioni oggi dobbiamo sempre ricordare che abbiamo l’Europa in casa nostra, che ci impone vincoli tanto più difficili da rispettare in una realtà frammentata e non supportata da un forte mandato elettorale”.

CONDIVIDI


SU WHATSAPP
SU TWITTER
SU FACEBOOK




A cura dell'Ufficio Stampa e del Centro Sistemi Informativi CGIL di Parma © Copyright 2000-2024
Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome