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L'Amministratore delegato di Poste Spa risponde ai parlamentari di Parma

20 Aprile 2016
Ribattono le organizzazioni di categoria di CGIL, CISL e UIL

Le organizzazioni sindacali provinciali di categoria SLC CGIL, SLP CISL e UILPOSTE UIL di Parma manifestano il loro sconcerto e disappunto nell'apprendere che nella risposta dell'Amministratore Delegato di Poste, Francesco Caio, ai Parlamentari di Parma che, contattati dalle organizzazioni sindacali, si sono prontamente attivati per avere chiarimenti sulla situazione del recapito a Parma, si sostenga che “l'azienda ha già adottato le misure correttive atte a perfezionare la pianificazione operativa attuando, ove necessario, gli interventi utili a garantire la corretta distribuzione dei prodotti postali.

“Ad oggi – afferma Antonella Monteverdi, Rsu Poste e componente della Segreteria SLC CGIL – non è stata adottata alcuna concreta ed efficace soluzione, né per risolvere la situazione d'emergenza contingente, né per garantire in futuro il regolare servizio di recapito”.

“L'assunzione di alcuni contratti a termine potrà solo diminuire la giacenza accumulata, ma senza interventi radicali sul numero di zone e il modello di recapito, al termine delle assunzioni temporanee ci ritroveremo nella stessa situazione d'oggi”, precisa Angelo Fiorillo Segretario Generale SLP CISL di Parma

È inoltre tendenzioso e forviante il riferimento dell'Amministratore delegato ad “un anomalo tasso d'assenteismo”, quasi a voler scaricare responsabilità dell'azienda ai portalettere. “Non c'è nulla di anomalo in assenze per Legge 104, o interventi chirurgici, tutto debitamente certificato. E comunque resta la forte preoccupazione per l'applicazione del nuovo modello di recapito negli altri Comuni della provincia, che partiranno dal prossimo mese, se non saranno preventivamente adottati i necessari correttivi” continua Daniela Campanini, Segretaria generale UILPOSTE UIL di Parma.

Indubbiamente si può concordare con l'Amministratore Delegato sul fatto che la riorganizzazione del Servizio Postale è anche conseguenza dei tagli attuati dal Governo al finanziamento del Servizio Postale Universale. Al riguardo sarebbe opportuna una profonda riflessione di tutto il mondo politico, così come una particolare attenzione sarebbe necessaria quando, con troppa facilità e superficialità, si preannuncia la vendita di un ulteriore 30% delle azioni di Poste, lasciandone in mano pubblica solo un 35%. Infatti, tra le altre cose, la capillare rete di uffici postali sul territorio nazionale e un efficiente servizio di recapito, sarebbero un enorme opportunità di sviluppo e crescita per il Paese, a partire dalla fornitura di servizi anche da parte della pubblica amministrazione a cittadini e imprese, soprattutto nelle zone più disagiate.

Intanto, domani, giovedi 21 aprile, SLC CGIL, SLP CISL e UILPOSTE UIL incontreranno il Prefetto di Parma per esporre la situazione e chiedere di farsi portavoce nei confronti del Governo delle istanze di lavoratori e cittadini.

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