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La FISAC CGIL a sostegno della battaglia per tutti della FIOM

28 Gennaio 2011
Documento conclusivo del C.D. Nazionale FISAC CGIL del 19 gennaio 2011

                      

 DOCUMENTO CONCLUSIVO DEL COMITATO DIRETTIVO NAZIONALE FISAC/CGIL

DEL 19 GENNAIO 2011

 

Il Comitato Direttivo Nazionale della FISAC/CGIL riunito il 19 gennaio 2011, ringrazia e sostiene le R.S.U., le lavoratrici ed i lavoratori della Fiat che, con coraggio, hanno sostenuto il punto di vista della CGIL e della FIOM e che hanno condotto una battaglia di libertà, non piegandosi ad alcuna subalternità economica, politica e culturale delle scelte “americane” di Marchionne, opponendosi a una gestione autoritaria dell’azienda.

 

Il Comitato Direttivo Nazionale rigetta il gravissimo accordo imposto dalla Fiat, sia per il ricatto ed il metodo autoritario, sia per il merito che peggiora le condizioni di lavoro e cancella diritti inalienabili, sanciti dalla legge e dalla Costituzione.

 

La minaccia della perdita del posto di lavoro utilizzata da Marchionne, a più riprese, per condizionare l’esito referendario è il segnale di questi tempi, caratterizzati da un attacco del padronato ai diritti di lavoratrici e lavoratori, con lo sfruttamento e la sottomissione delle fasce più deboli ed emarginate.

 

La maturità dimostrata con la partecipazione e il voto operaio sono la migliore risposta al ricatto in essere e impongono una assunzione di responsabilità collettiva, per la tutela di quelle lavoratrici e di quei lavoratori che non possono e non devono essere lasciati da soli e per i quali deve essere garantito il diritto alla rappresentanza sindacale.

 

La crescente sofferenza sociale, il durissimo attacco alla condizione di lavoro ed ai diritti, richiedono alla CGIL di continuare la mobilitazione sui temi dell’occupazione, contro la precarietà, per il diritto allo studio, per gli ammortizzatori sociali, per la riforma fiscale e a sostegno della piattaforma generale; le marce per il lavoro rappresentano un momento importante di coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori, per rimettere il lavoro al centro della nostra iniziativa e del Paese.

 

Se il quadro di riferimento non si modificherà ci sarà la necessità di vedere un crescendo delle iniziative di lotta, con forme di mobilitazione generale che tengano insieme le forze più vive della società civile, il mondo della scuola, gli studenti e tutto il mondo del lavoro.

 

Unitamente a questo, va sostenuta con forza la battaglia che vede al centro la libertà, per le lavoratrici e per i lavoratori, di scegliere da chi farsi rappresentare con regole che sanciscano certezza ed esigibilità negoziale e verifica democratica certificata e/o referendaria sul mandato e sulla conclusione degli accordi.

 

La battaglia per la democrazia e la rappresentanza è un nodo essenziale per avere regole certe e condivise. Il recente documento approvato dal Comitato Direttivo nazionale della CGIL, qualora fosse condiviso dalle altre OOSS e dalle associazione datoriali, richiederebbe inevitabilmente un provvedimento legislativo a supporto, tale da garantirne l’universalità e l’esigibilità.

 

Sarà una grande campagna di mobilitazione per la democrazia che dovrà coinvolgere in primo luogo lavoratrici e lavoratori, attraverso assemblee, ma anche pensionati e la società civile. Questa campagna dovrà coinvolgere attivamente anche la FISAC, proponendola alle altre OOSS e laddove non fosse possibile con iniziative proprie.

 

Il Comitato Direttivo Nazionale impegna tutta la FISAC per il successo dello sciopero dei metalmeccanici del 28 c.m. con una campagna di sensibilizzazione della categoria.

 

In relazione al confronto ABI del 25.1 e del 3.2 p.v., si riconferma l’inaccettabilità di un protocollo sulle regole contrattuali applicative di un accordo separato, avendo chiaro che regole unitarie andranno definite nell’ambito del rinnovo del CCNL.

 

In relazione al Fondo di solidarietà e al rinnovo del CCNL del settore Credito si confermano le decisioni assunte all’unanimità nel Comitato Direttivo del 30.11.2010 .

 

Per quanto riguarda la trattativa Ania, in corso in queste ore, sono emerse risposte pesantemente negative su tutte le parti del Contratto (direzionali, produttori, call center) sia economiche che normative, accompagnate da elementi di contro-piattaforma relativi ad alcuni punti cardine del CCNL. La FISAC ritiene di avviare, di concerto con le altre OOSS, una fase di attivi unitari e di assemblee in tutti i luoghi di lavoro per preparare la necessaria mobilitazione dell’insieme della categoria.

 

 

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