Da venerdì 15 luglio scioperi ad oltranza
All’incontro di martedì 12 luglio, tenutosi presso la sede di Bologna della società Tas Spa (che a Parma occupa circa 100 dipendenti della ex Data Systems), la direzione aziendale ha comunicato al Coordinamento Rsu del Gruppo Tas ed alle organizzazioni sindacali di Fiom Cgil di Parma, Bologna e Roma la chiusura, entro la fine dell’anno, della sede di Parma.
Questo dopo che la direzione aziendale si è prodigata nel ribadire che le preoccupazioni da tempo manifestate dalla delegazione sindacale circa mantenimento dei diritti contrattuali e sindacali, situazione aziendale e prospettive occupazionali, all’origine degli scioperi di giugno e luglio, erano prive di ogni fondamento e tendenziose. Ragione per cui era addirittura in corso una valutazione sull’opportunità di adire le vie legali per eventuali azioni risarcitorie.
Come se non bastasse, nel corso dell’incontro del 12 u.s. è stata affermata la volontà aziendale di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e non ricorrere a procedure di licenziamento. Così, dopo le minacce ed i tentativi di rassicurazione, la beffa: si chiude Parma ed i 100 dipendenti saranno trasferiti sulle sedi di Bologna e Milano. Scenario immediatamente e fermamente respinto dalla delegazione sindacale.
“L’annuncio della chiusura di Parma – spiega Davide Fellini, della Fiom Cgil di Parma -, è la conferma che le nostre preoccupazioni non erano infondate e che il gruppo Tas vive ancora una situazione di difficoltà che la dirigenza vorrebbe risolvere camuffando dei licenziamenti con un trasferimento di sede di lavoro. Quel che è peggio è che non esistono ragioni concrete per la chiusura di una sede come quella di Parma. C’è una volontà evidente di dividere i lavoratori e scaricare su una parte di loro le incapacità e/o i fallimenti di altri che, a tutt’oggi, non sono stati in grado di dare concrete prospettive all’azienda ed a tutti i dipendenti.”
Fondamentale sarà il prossimo incontro con la direzione aziendale, già fissato per giovedì 28 luglio, per aprire un confronto, partendo da numeri e piano industriale, sulla reale situazione aziendale, sui possibili scenari futuri e sulle soluzioni per farvi fronte. soluzioni che dovranno scongiurare non solo la chiusura di una sede, ma anche garantire un’occupazione per tutti i dipendenti di Tas.
In tal senso già oggi pomeriggio, durante un’accesa ed intensa riunione fra tutti i dipendenti di Parma e la direzione, i lavoratori stessi hanno avanzato proposte ed evidenziato le contraddizioni e l’inconsistenza delle motivazioni alla base della scelta aziendale.