Nota stampa di Patrizia Maestri, segretaria generale Cgil Parma
“La
crisi non ha pazienza. E anche noi cittadini, lavoratori, pensionati, noi
giovani e famiglie costretti a far quadrare i conti in un equilibrismo sempre
più estremo e senza respiro, la pazienza l’abbiamo persa. La situazione è, come
ormai troppe volte è stato detto, eccezionale. Ed eccezionali devono essere le
misure per farvi fronte.
Anche
una Amministrazione giovane come quella del Comune di Parma non può continuare a
rimandare la soluzione dei problemi e nel frattempo a ridurre i servizi in nome
del debito, senza dare la dovuta priorità ai problemi più pesanti, quelli che
riguardano chi non ce la fa più – perché ha perso il lavoro, o è cassintegrato,
o è malato, o disabile, anziano, oppure ha un lavoro sempre più precario e che
non garantisce un reddito sufficiente a vivere dignitosamente.
Se è
vero che il Sindaco non ha delega ad affrontare i temi del lavoro in senso
stretto, credo che non possa in ogni caso trascurare gli effetti sociali della
mancanza di lavoro. E non è purtroppo sufficiente richiamare, come negli
incontri programmati dall’Amministrazione, alla corresponsabilità o alla
partecipazione i cittadini, occorrono sforzi straordinari per dare almeno le
risposte minime a chi vive sulla propria pelle difficoltà sempre più laceranti.
Tasse
tra le più elevate del Paese (vedi IMU e Irpef), aumenti sistematici delle
rette dei servizi alle persone (dalle mense scolastiche alle strutture per gli
anziani e fino alle righe blu), emergenza abitativa e sfratti, taglio delle
borse-lavoro e dei servizi ai disabili, riduzioni dell’assistenza domiciliare
agli anziani sono tra gli aspetti più insopportabili di una politica sociale
senza nessuna prospettiva.
Tra
le altre cose torna alla ribalta in questi giorni a Parma la questione tagesmutter
(servizio sperimentale che sconta l’assenza di risorse strutturali la cui
sospensione metterà in difficoltà molte famiglie), un tema su cui già più volte
la Cgil si era pronunciata giudicandolo un servizio inappropriato ai bisogni di
carattere educativo e formativo in un settore in cui Parma ha rappresentato in
passato un esempio virtuoso, e sul quale si attende una risposta
dall’assessore.
È a
partire da queste cose, concrete e tangibili, che occorre imprimere una svolta,
e bisogna fare in fretta. È scaduto il tempo dell’ascolto e dell’analisi, siamo
al momento delle scelte. Il bilancio preventivo per l’anno prossimo è in corso
di elaborazione e, anche in virtù delle recenti dichiarazioni circa lo stato di
salute delle casse comunali, non ci rassegniamo all’idea che i lavoratori, le
famiglie e i pensionati di questa città vedano peggiorare di giorno in giorno
le loro condizioni senza trovare risposte nell’Amministrazione”.