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“La crisi non ha pazienza. Il Comune di Parma rompa gli indugi e affronti i problemi di chi non ce la fa più ad arrivare a fine mese”

11 Novembre 2012
Nota stampa di Patrizia Maestri, segretaria generale Cgil Parma

“La crisi non ha pazienza. E anche noi cittadini, lavoratori, pensionati, noi giovani e famiglie costretti a far quadrare i conti in un equilibrismo sempre più estremo e senza respiro, la pazienza l’abbiamo persa. La situazione è, come ormai troppe volte è stato detto, eccezionale. Ed eccezionali devono essere le misure per farvi fronte.

Anche una Amministrazione giovane come quella del Comune di Parma non può continuare a rimandare la soluzione dei problemi e nel frattempo a ridurre i servizi in nome del debito, senza dare la dovuta priorità ai problemi più pesanti, quelli che riguardano chi non ce la fa più – perché ha perso il lavoro, o è cassintegrato, o è malato, o disabile, anziano, oppure ha un lavoro sempre più precario e che non garantisce un reddito sufficiente a vivere dignitosamente.

Se è vero che il Sindaco non ha delega ad affrontare i temi del lavoro in senso stretto, credo che non possa in ogni caso trascurare gli effetti sociali della mancanza di lavoro. E non è purtroppo sufficiente richiamare, come negli incontri programmati dall’Amministrazione, alla corresponsabilità o alla partecipazione i cittadini, occorrono sforzi straordinari per dare almeno le risposte minime a chi vive sulla propria pelle difficoltà sempre più laceranti.

Tasse tra le più elevate del Paese (vedi IMU e Irpef), aumenti sistematici delle rette dei servizi alle persone (dalle mense scolastiche alle strutture per gli anziani e fino alle righe blu), emergenza abitativa e sfratti, taglio delle borse-lavoro e dei servizi ai disabili, riduzioni dell’assistenza domiciliare agli anziani sono tra gli aspetti più insopportabili di una politica sociale senza nessuna prospettiva.

Tra le altre cose torna alla ribalta in questi giorni a Parma la questione tagesmutter (servizio sperimentale che sconta l’assenza di risorse strutturali la cui sospensione metterà in difficoltà molte famiglie), un tema su cui già più volte la Cgil si era pronunciata giudicandolo un servizio inappropriato ai bisogni di carattere educativo e formativo in un settore in cui Parma ha rappresentato in passato un esempio virtuoso, e sul quale si attende una risposta dall’assessore.

È a partire da queste cose, concrete e tangibili, che occorre imprimere una svolta, e bisogna fare in fretta. È scaduto il tempo dell’ascolto e dell’analisi, siamo al momento delle scelte. Il bilancio preventivo per l’anno prossimo è in corso di elaborazione e, anche in virtù delle recenti dichiarazioni circa lo stato di salute delle casse comunali, non ci rassegniamo all’idea che i lavoratori, le famiglie e i pensionati di questa città vedano peggiorare di giorno in giorno le loro condizioni senza trovare risposte nell’Amministrazione”.

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