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IT.CITY, lettera aperta

29 Dicembre 2011
Lavoratori e Fiom Cgil Parma chiedono chiarimenti sulle prospettive della partecipata del Comune

IT.CITY S.p.A. nasce nel 1999 dallo spin-off dei CED del Comune di Parma e di AMPS (oggi Iren); dal 2008 il Comune ne acquisisce l’intera proprietà e da allora la società eroga servizi esclusivamente al Comune di Parma, operando sotto stretto e diretto coordinamento e controllo del Comune stesso.

La società impiega circa 30 lavoratori che, quotidianamente, si occupano del mantenimento e dell’implementazione dei sistemi informatici del Comune di Parma. Sistemi informatici necessari per garantire l’operatività della macchina comunale e per offrire, in modo diretto o indiretto, servizi ai cittadini; basti pensare all’anagrafe, alla gestione del personale, alla ragioneria, ai servizi sociali ed educativi, allo sportello del cittadino, ai servizi online, portale, siti web, e molti altri.

Tra l’altro, per questi servizi, il Comune di Parma, negli anni, ha ricevuto molteplici riconoscimenti in ambito nazionale come esempio virtuoso di innovazione tecnologica delle pubbliche amministrazioni.

A causa della fallimentare amministrazione del Comune di Parma e di alcune sue partecipate, nelle ultime settimane IT.CITY è stata più volte citata dai media, non solo locali, senza che fosse mai spesa una sola parola sul valore delle atività che la società svolge nel sistema Comune di Parma. Anzi, recentemente IT.CITY è stata indicata tra le società candidate ad essere soppresse, cosa  che ha contribuito a farla apparire, a torto, come se fosse una delle principali cause della situazione disastrosa in cui versa il Comune di Parma.

In questo clima di caccia alle streghe che si accompagna ad un assoluto silenzio da parte del Comune di Parma, i lavoratori sono seriamente preoccupati non solo per il posto di lavoro, ma anche per il riconoscimento della professionalità e credibilità individuali, oltre che della credibilità della società, costruite e dimostrate in oltre 10 anni di onesto lavoro e che, oggi, rischiano di essere compromesse e screditate da accostamenti inopportuni ed immeritati.

La settimana scorsa, Rsu e Fiom Cgil provinciale hanno avuto un breve incontro con il sub commissario che si occupa delle società partecipate al quale è stato chiesto di incontrarsi nuovamente ed al più presto per continuare e approfondire la discussione iniziata.

Infatti, è necessario avere chiarimenti riguardo alle prospettive societarie, alla continuità operativa di IT.CITY, alle prospettive e alle garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali per tutti i lavoratori.

Infine, la riorganizzazione complessiva delle società partecipate del Comune di Parma, di cui tanto si parla e si scrive, non potrà prescindere da un confronto con le rappresentanze dei lavoratori basato su un progetto ed un piano industriale in grado di dare finalmente risposte concrete in termini occupazione, di mantenimento e qualità dei servizi per i cittadini e di recupero di efficienza ed economicità per l’intera macchina comunale.

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