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Indignazione per la concessione di una sala civica al neofascista Roberto Fiore

15 Ottobre 2018
CGIL, CISL, UIL, ANPI, Anppia e Aicvas richiamano il Comune al "Protocollo per la difesa della democrazia" sottoscritto il maggio scorso

CGIL, CISL, UIL, ANPI, Anppia e Aicvas esprimono indignazione per il fatto che il neofascista Roberto Fiore possa tenere una pubblica conferenza a Parma, ospite di una sala civica della città medaglia d'oro della Resistenza e pur non aderendo ai principi dell’antifascismo.

Le organizzazioni firmatarie ricordano che il "Protocollo per la difesa della democrazia", sottoscritto col Comune di Parma nel mese di maggio 2018, all'art.3, impegna il Comune stesso a garantire "che la collaborazione offerta alla società civile nella sua più ampia articolazione organizzativa ed associativa (patrocini, contributi, concessioni sale civiche eccetera) venga subordinata al riconoscimento da parte dei soggetti destinatari della condivisione dei principi costituzionali e alla dichiarazione di rispetto, da parte degli stessi, della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana (secondo la quale "è vieteta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista")..."
 
Auspicando che la concessione della sala sia legata solo al ritardo nell'adeguamento dei regolamenti comunali ai contenuti del Protocollo (adeguamento che ha già modificato i primi regolamenti ma non tutti), CGIL, CISL, UIL, ANPI, Anppia e Aicvas confidano che questa triste pagina serva da acceleratore per condurre a termine l'iter iniziato cinque mesi fa e che l'increscioso episodio serva da sprone per completare al più presto le modifiche regolamentari che impediscano a chi si professa nemico della democrazia l'utilizzo degli spazi democratici.

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