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IMU, appello dei sindacati ai sindaci di Parma e provincia

28 Settembre 2012
"Non applicate l'aliquota massima, chi ha sempre pagato ora rischia di non farcela più"

È stato prorogato al 31 ottobre Il termine per l'approvazione dei bilanci di previsione 2012 degli Enti locali. La proroga era stata richiesta dall'Anci alla luce delle difficoltà riscontrate dai Comuni nell'impostare la manovra fiscale e di bilancio, a causa delle novità introdotte dai recenti provvedimenti economici e finanziari adottati dal Governo e al fine di poter apportare alcune modifiche alle aliquote IMU.

A questo proposito, le segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL di Parma rivolgono un accorato appello ai sindaci dei Comuni della provincia, affinché decidano di non procedere con l’applicazione dell’aliquota massima dell’IMU, in virtù del fatto che “nonostante la normativa preveda che gran parte delle somme percepite con l’applicazione dell’IMU vadano allo Stato, i Comuni hanno tuttavia margini di manovra 

È proprio alla facoltà di definire diverse modulazioni dell’IMU che dovrebbe essere improntato l’operato dei Comuni: se è vero che gli enti locali si trovano a dover fronteggiare la mancanza di fondi dovuta ai tagli di trasferimenti statali della manovra finanziaria, occorre tuttavia considerare anche l’emergenza crisi, che ancora una volta colpisce i ceti meno abbienti e le imprese in difficoltà.

Oggi, a tutti i sindaci, CGIL, CISL e UIL chiedono un atto di responsabilità verso chi ha sempre pagato e ora rischia di non farcela più, chiedono di non compensare i tagli ai Comuni con il gettito che deriverebbe dall’applicazione delle aliquote massime sull’IMU ed invocano l’esercizio di quella contrattazione sociale che permette da una parte di difendere lo stato sociale, dall’altro di calmierare gli effetti di interventi che, diversamente risulterebbero profondamente ingiusti.

Dopo la crisi, la perdita di posti di lavoro, l’aumento esorbitante del costo della vita, una pressione fiscale che opprime in maniera sempre più pesante i redditi da lavoro dipendente e da pensione, l’emergenza è l’IMU, la patrimoniale che pensionati e lavoratori (spesso con un mutuo sulle spalle) faticano a pagare.

I sindacati confederali ritengono che solo attraverso un confronto serio si possano costruire soluzioni concrete e sostenibili, e ribadiscono non si debba comunque mai perdere di vista l’obiettivo principe: la salvaguardia dei servizi e della spesa sociale. Diversamente, si potranno avere interventi efficaci sotto il profilo più meramente ragionieristico, ma profondamente ingiusti dal punto di vista etico e sociale.

Non vuole esserci retorica o demagogia: oggi l’emergenza è assai concreta, così come lo è il rischio di una deriva che non possiamo permetterci, frutto dell’ennesima ingiusta patrimoniale sui poveri.

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