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Il 28 maggio è l'anniversario della strage di piazza della Loggia

28 Maggio 2020
Il ricordo della segreteria CGIL Parma

Il 28 maggio 1974 alle ore 10:12 una bomba provoca una strage di civili manifestanti in piazza della Loggia a Brescia.

La manifestazione era stata proclamata per protestare contro il terrorismo nero in anni piagati da attentati e crimini di matrice eversiva nel contesto di quel fenoemo chiamato "strategia della tensione".

Fu uno degli attentati più cruenti degli anni di piombo, di lì a pochi mesi sarebbero arrivati la strage dell'Italicus e, a chiusura del decennio, la strage della stazionedi Bologna del 2 agosto 1980.

La manifestazione di piazza della Loggia era stata indetta dai sindacati e dal comitato antifascista, presenti sindacalisti della Cisl ed il segretario della Camera del lavoro di Brescia, Gianni Panella.

Tra le vittime Livia Bottardi di 32 anni, moglie di Manlio Milani, che abbiamo più volte ospitato in Camera del lavoro a Parma per capire da lui, da Agnese Moro, da Giorgio Bazzega come si vive e si sopravvive ad una perdita insensata senza rimanere imprigionati nell'odio, cercando le vie per andare avanti.

E così anche ascoltando le parole di Benedetta Tobagi, figlia di Walter, di cui ricorre in questi giorni l'anniversario della barbara uccisione da parte delle BR, si comprende come il terrorismo non sia riuscito non solo a radicare le sue teorie ma nemmeno a seminare odio e veleno. A corrodere la forte armatura dello Stato, che siamo tutti noi.

Nonostante tutta la violenza, i depistaggi, la difficoltà di districare grovigli di prove e di connivenze la democrazia ha vinto. Sempre e comunque. Ed è per questo che i fautori delle stragi sono oggi solo smorti nomi dimenticati ed elencati nei faldoni processuali; sono nulla, non hanno inciso sulla società, mentre le vittime, insieme a quei giovani manifestanti di tutte le piazze, quei cittadini che si affaccendavano in banca a Milano o che attendevano il treno in stazione a Bologna, saranno sempre segno vivente di ciò che deve essere e che violenti atti criminali non potranno mai soffocare.

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