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I pensionati di Parma ai candidati alle amministrative: "Ci siamo anche noi"

26 Maggio 2009
10 proposte dei sindacati di categoria. In primo piano qualificazione dei servizi socio-sanitari, e riduzione di rette e tariffe

Il 6 e 7 giugno prossimi si eleggono le Amministrazioni della Provincia, di 39 Comuni del parmense e il Parlamento Europeo. I pensionati votano e vogliono essere ascoltati.

 

Nel contesto di questo difficile momento socioeconomico, in cui aumentano la disoccupazione e il ricorso agli ammortizzatori sociali, cresce la povertà e il Governo non offre risposte efficaci ai problemi delle famiglie, il sindacato unitario dei pensionati coglie questa importante occasione per rilanciare la domanda di misure forti per la ripresa della crescita economica ed interventi a sostegno del potere d’acquisto dei redditi fissi da lavoro e da pensione.

 

Provvedimenti come la social card o il bonus fiscale possono aver tamponato qualche falla ma non hanno aiutato i pensionati e le famiglie ad uscire dalle difficoltà e non hanno contrastato la crescente povertà. Al contrario, i tagli pesantissimi al sociale e alla sanità creeranno ulteriori problemi dal 2010 anche nella nostra regione.

 

In un momento così critico il sindacato chiede alle future amministrazioni locali, dalla Provincia ai Comuni, di concentrare le risorse nelle politiche sociali e socio sanitarie che costituiscono un fattore importante anche per lo sviluppo economico. Contenimento del prelievo fiscale sui cittadini e dei costi per tariffe e servizi; ampliamento dei contributi economici per i più disagiati; una attenzione ai temi della casa, della mobilità e del trasporto sociale; iniziative per favorire la socializzazione e la sicurezza degli anziani; consolidamento dei progetti sostenuti dal Fondo regionale per la non autosufficienza: questi sono i problemi che oggi interessano i tanti anziani e le loro famiglie del nostro territorio ed è su questi temi che SPI, FNP e UILP chiederanno un confronto e risposte credibili ai nuovi amministratori che verranno eletti dopo il ballottaggio del 21 giugno.

CGIL  CISL  UIL Parma:

10 PROPOSTE del SINDACATO PENSIONATI per i NUOVI SINDACI

 

 

1.                  TASSE COMUNALI: dovrebbero rimanere invariate per i redditi da pensione, i più colpiti dalla perdita del potere d’acquisto; serve una maggiore progressività per pagare in misura proporzionale al reddito; per i redditi bassi sono inevitabili le esenzioni a 10.000 €, già attuate in quasi tutti i Comuni della Provincia;

 

2.                 CONTRIBUTI ECONOMICI COMUNALI E REDDITO: per le situazioni socioeconomiche di famiglie che hanno un ISEE inferiore agli 8.000 euro servono integrazioni al reddito per il pagamento di luce-acqua-gas-rifiuti e trasporti; inoltre in ogni Comune deve essere prevista una forma di prestito a interessi ZERO, per situazioni d’emergenza, in modo da non essere costretti a rivolgersi alle banche;

 

3.                 TARIFFE SERVIZI SOCIALI: i costi dei servizi sociali, assistenza domiciliare, centro diurno, casa protetta, devono essere proporzionali al certificato ISEE della famiglia di appartenenza (ISEE lineare), prevedendo una soglia di 8.000 € al di sotto della quale il servizio risulta gratuito e una soglia al di sopra della quale pagare la tariffa massima che comunque deve essere sostenibile economicamente per le famiglie ed inferiore al costo totale del servizio offerto; 

 

4.                 QUALITA’ DELLA VITA: le politiche comunali devono essere rivolte prioritariamente alla qualità della vita di bambini e anziani, per fare questo è sempre più necessario integrare le diverse azioni messe in campo, dai trasporti, alla cultura, dallo sport alla viabilità, dal sociale al sanitario, in modo da privilegiare soluzioni importanti per tutta la famiglia;

 

5.                 CONTENIMENTO PREZZI: la perdita del potere d’acquisto delle pensioni sta diventando un’urgenza rispetto alla quale intervenire: i Comuni possono mettere in campo misure per promuovere sconti negli esercizi commerciali e buoni spesa, mercatini a filiera corta, gruppi d’acquisto solidale, recupero dello spreco utile;

 

6.                 SPESA PER I SERVIZI ALLA PERSONA: i Comuni devono continuare ad investire nelle politiche per i servizi alla persona (servizi sociali e socioeducativi) in modo da raggiungere almeno il 40% delle spese correnti inserite in bilancio;

 

7.                 POLITICHE PER LA CASA: per gli anziani la casa ricopre un valore molto importante, la possibilità di superare barriere architettoniche con piccoli accorgimenti e prevenire eventuali incidenti domestici, o la necessità di mantenere gli affitti a livelli accettabili (potenziando il Fondo Sociale per l’Affitto) sono esigenze che permettono di vivere meglio;

 

8.                 SICUREZZA E PREVENZIONE FRAGILITA’: sicurezza, prevenzione della fragilità psicofisica e contrasto della solitudine sono parole chiave che stanno alla base di possibili progetti comunali, pensiamo al supporto del volontariato, ai centri anziani, alla partecipazione attiva della vita del Comune;

 

9.                 BILANCIO SOCIALE E TRASPARENZA: sempre più importante diventa illustrare ai cittadini i risultati dell’Amministrazione Pubblica, non solo in termini numerici, ma anche in merito ai passi avanti, ai risultati per la qualità della vita delle fasce più fragili della popolazione;

 

10.     CONFRONTO CON IL SINDACATO PENSIONATI: pur rispettando l’importanza del ruolo di governo del Sindaco e la piena legittimità a decidere autonomamente, pensiamo che gli Amministratori Pubblici per ricostruire la coesione sociale all’interno delle comunità, debbano comunque  confrontarsi con i cittadini e soprattutto con le forme associative che maggiormente li rappresentano, tra queste il Sindacato pensionati.

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