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I lavoratori migranti sono per la legalità

20 Gennaio 2010
Solo con il riconoscimento dei diritti c'è integrazione. Preparato il programma di lavoro del Coordinamento migranti Flai provinciale per il 2010

I lavoratori di origine non italiana rappresentando il 25% degli addetti del settore agro-industriale di Parma. Il coordinamento dei delegati migranti della Flai Cgil di Parma si è riunito ieri e ha programmato le prossime iniziative del 2010.

I gravissimi fatti di Rosarno hanno fatto discutere a livello europeo e non possiamo non dedicarvi qualche riflessione. Riteniamo incredibile e sconcertante che un Ministro dell'Interno commenti quegli episodi dichiarando che la causa è stata la “troppa tolleranza”. La Cgil e la Flai in particolare hanno da sempre denunciato la situazione di vergognoso sfruttamento a cui sono sottoposti i braccianti (spesso anche italiani), hanno organizzato presidi, sit-in, volantinaggi, denunce pubbliche in Calabria, in Sicilia, in Campania, in Puglia e in tutte le realtà in cui più forte è lo sfruttamento dei lavoratori. Abbiamo denunciato e continuiamo a farlo, il caporalato anche nel nord e anche nelle situazioni vicinissime a noi, come nella filiera del Prosciutto di Parma, nella quale si insediano a volte cooperative spurie che lavorano al di fuori di qualsiasi legge e contrattazione. Questo perché riteniamo che solo nella legalità e nel rispetto degli accordi sindacali possa svilupparsi integrazione, crescita professionale e produzioni di qualità.

I prossimi impegni del coordinamento saranno la realizzazione di un documento per il prossimo congresso della Flai Cgil, l'impegno a istituire momenti di informazione per tutti gli iscritti migranti e l'apertura delle proprie iniziative alle istituzioni del territorio e anche al mondo della scuola e istruzione.

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