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Ha la pensione minima, per la burocrazia deve pagare il massimo

19 Dicembre 2017
SPI CGIL Parma: "Il Comune risolva la situazione al più presto"

Quando la burocrazia pesa di più del buonsenso a farne le spese sono le persone più in difficoltà.

È quanto successo a una signora parmigiana di 86 anni, invalida al 100%, con una pensione minima, che è stata ospite del centro diurno Molinetto.
I suoi famigliari si sono ritrovati a dover pagare, da un giorno all'altro, un conto salato al Comune di Parma: di circa 4 mila euro, per non aver ripresentato all'inizio del 2017 il modulo del reddito Isee, dopo che l'avevano presentato pochi mesi prima, quando la signora era entrata nella struttura, nel luglio del 2016.
Il reddito della signora non era aumentato, era rimasto lo stesso, ma per quella dimenticanza, la retta mensile da pagare è salita dai 236 euro ai 650 euro mensili in quanto è stata applicata la fascia massima.

I famigliari non hanno ricevuto alcun preavviso della ritardata presentazione del modello Isee che solo di recente ha modificato le modalità di presentazione. Prima era annaule.  Hanno invece continuato a pagare la solita cifra indicata di 236 euro circa, attraverso i bollettini che ogni mese arrivavano loro a casa. Solo ad agosto 2017 hanno ricevuto la comunicazione della nuova cifra (650 euro) e a novembre hanno scoperto di essere stati messi in mora e di dover pagare circa 4.000 euro.
Nel frattempo l'anziana signora si è aggravata, ed è stata portata in un'altra struttura, non più nel centro diurno: dal 26 settembre di quest'anno è ospite di una struttura privata.

I familiari, seppur in ritardo, hanno provveduto a presentare il modello Isee del nuovo anno, che ha confermato il reddito precedente e che, collocandosi in fascia bassa, prevederebbe, come in passato, un contributo da parte del Comune.
Come SPI CGIL, sindacato pensionati della Cgil, troviamo assurdo che la burocrazia abbia la meglio sui diritti delle persone. Ora stiamo aspettando che l'amministrazione comunale decida  come risolvere questi casi. Anche se continua a pretendere il pagamento immediato minacciando, attraverso il soggetto riscossore Asp Ad Personam, una procedura di morosità. Inoltre, chiediamo che in futuro, come già succede per le comunicazioni ACER sulle abitazioni popolari, insieme al bollettino della retta di dicembre si ricordi la nuova data, metà gennaio, per la  presentazione del Modello ISEE.

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