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Gruppo Enìa, difficoltà nel processo di fusione con Iride

5 Ottobre 2009
Il Coordinamento Sindacale Unitario esprime le proprie valutazioni e chiede un incontro ai sindaci proprietai

Il COORDINAMENTO SINDACALE UNITARIO DEL GRUPPO ENÌA, riunito a Parma il 24 settembre scorso, dopo avere acquisito dalla stampa le informazioni relative alle difficoltà del processo di fusione con IRIDE, esprime ai lavoratori ed alla cittadinanza le seguenti valutazioni:

 

-          le relazioni sindacali nel Gruppo Enìa si stanno ulteriormente deteriorando con il divenire del processo di aggregazione Iride-Enìa,

-          l’assenza di risposte concrete in merito alla richiesta di incontro avanzata a giugno da CGIL CISL UIL Nazionali ai 5 Sindaci capofila della proprietà è inevasa da tempo,

-          l’assenza di informazioni da parte dei vertici aziendali sul processo aggregativo, nonostante il rincorrersi delle più varie notizie di stampa, è un fatto negativo,

-          i diversi processi di riorganizzazione a livello di Gruppo e di Sot si realizzano senza la corretta applicazione del Protocollo delle relazioni industriali sottoscritto dalle parti  (ad esempio: appalti, telecontrollo, spostamento commerciale Reggio E., carenza di organici al commerciale Parma, cambi del contratto di riferimento a Piacenza ).

 

Vista la mancanza di un chiaro progetto industriale, Cgil, cisl e Uil chiedono una rivalutazione attenta di  ogni attività di riorganizzazione e spostamento fino alla definizione di uno scenario aziendale stabile.

 

In particolare, per quanto riguarda il settore dell’Igiene Ambientale, oggetto di una massiccia esternalizzazione delle attività e della riduzione delle maestranze collocate nel contratto di riferimento (FederAmbiente), si chiede di riaprire una discussione a tutto campo sui processi riorganizzativi in atto e previsti.  

 

Un’ulteriore complicazione deriva dalle possibili ricadute negative connesse all’approvazione del nuovo decreto governativo in materia di gare per l’affidamento dei servizi e delle sue  possibili ricadute  sugli assetti societari delle multiutility pubbliche.

 

È dunque urgente che i Sindaci proprietari, congiuntamente alle Confederazioni sindacali, ed ai Vertici aziendali, mettano in agenda incontri chiarificatori e risolutivi  perché i problemi e le cause di quanto esposto vengano rimossi, ripristinando corrette e costruttive relazioni sindacali.

 

Tutti i lavoratori di Enìa sono invitati a partecipare con i sindacati confederali alle sedute aperte al pubblico degli organismi istituzionali (comuni, province) laddove si discuta del futuro di Enìa.

 

Inoltre, i sindacati unitari si faranno promotori di un coinvolgimento delle associazioni dei consumatori affinché verifichino la qualità e la sostenibilità dei servizi ai cittadini.

 

In assenza di positivi riscontri si procederà ad attivare l’insieme dei lavoratori del Gruppo Enìa in iniziative di contrasto alla situazione venutasi a determinare.

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Leggi la lettera con la richiesta di incontro


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