Giuseppe Braglia nuovo segretario generale della Filctem Cgil di Parma

Eletto dal CD del 3 luglio, sostituisce Vincenzo Vassetta

Il Comitato Direttivo della FILCTEM CGIL di Parma, riunitosi nella mattinata di ieri, martedì 3 luglio, ha eletto a stragrande maggioranza Giuseppe Braglia nuovo segretario generale della categoria che riunisce i settori chimico, tessile, energia e manifatturiero.

Braglia, classe 1957, sposato con due figli, entra nel 1992 in Cgil come delegato Enel (di cui è dipendente dal 1979). Componente della segreteria provinciale FNLE (Federazione nazionale lavoratori energia) dal 1994, viene eletto segretario generale della stessa categoria nel ’97 e coordinatore regionale nel 2002. Segretario generale della FILTEA CGIL di Parma dal 2006 e componente di segreteria della FILCEM CGIL di Parma dal 2005, nel 2010, anno di costituzione della FILCTEM CGIL provinciale (categoria che unisce FILTEA e FILCEM), diventa membro della nuova segreteria, assumendo contestualmente il ruolo di coordinatore regionale per il settore Enel e Terna.

Il nuovo segretario generale della FILCTEM provinciale sostituisce Vincenzo Vassetta, alla guida della categoria da 6 anni, che dal 25 giugno scorso ha assunto l’incarico confederale di responsabile della Camera del Lavoro di Fidenza e a cui vanno i ringraziamenti da parte di tutto il Direttivo.

“Affronto questo nuovo mandato – commenta Giuseppe Braglia – in un’ottica di continuità con il prezioso lavoro fin qui svolto da chi mi ha preceduto e con l’impegno a valorizzare tutto il gruppo dirigente, RSU, delegati, funzionari, nell’intento di convogliare tutte le nostre energie nella costante opera di salvaguardia occupazionale e tutela dei lavoratori, in un comparto tra i più complessi e variegati. Va infatti ricordato che la nostra categoria si occupa di ambiti strategici e di aziende di riferimento in settori come il manifatturiero (tessile, calzature, gomma-plastica, lavanderie industriali, ecc.), il vetrario (in cui Parma è leader a livello europeo con aziende come le Bormioli e la Cerve), il chimico-farmaceutico (Chiesi, Glaxo, ecc.) e quello energetico (Iren e Enel). In tale contesto, il nostro impegno non potrà che essere, in una fase delicata come quella attuale, quello di puntare alla massima valorizzazione del confronto sindacale con le controparti, nella prospettiva di migliorare la capacità negoziale, elevando il profilo contrattuale, la valutazione dei processi organizzativi e delle strategie societarie, in un sistema produttivo estremamente dinamico, ma condizionato da una profonda crisi congiunturale”.