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"Gettata la maschera"

29 Settembre 2009
Cgil, Cisl e Uil provinciali critici sul nuovo "Cup privato" del Comune di Parma

Già nei mesi scorsi Cgil, Cisl e Uil provinciali avevano criticato l’inconsistenza del cosiddetto “pacchetto anticrisi” del Comune di Parma, con particolare riferimento ai provvedimenti relativi alla sanità privata. A tale proposito, le stesse segreterie vorrebbero sapere quante delle 2500 prestazioni erogate abbiano interessato, come previsto dall’accordo, lavoratori in cassa integrazione o comunque colpiti dagli effetti della crisi economica.

 

Oggi, a quel provvedimento, si aggiunge un nuovo servizio, con il quale – questo il parere dei sindacati confederali – il Comune getta definitivamente la maschera. Infatti, dietro il nuovo “call center” che permetterà di prenotare prestazioni sanitarie in strutture convenzionate private, si cela il goffo tentativo di ridimensionare il sistema sanitario pubblico e universalistico a favore di strutture private che hanno come principale scopo la soddisfazione dei loro azionisti. E poco importa se tale servizio sia pagato da soggetti privati (Chiesi ed Enia) che potrebbero investire in altri servizi di pubblica utilità!

 

Questa sorta di Cup privato appare peraltro in controtendenza rispetto a misure, come quelle adottate dalla Regione, che ha previsto l’esenzione dal ticket per lavoratori e famiglie in difficoltà economiche: come potrebbero quelle stesse persone trovare vantaggio a ricorrere a centri privati per ricevere prestazioni sanitarie?

 

I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil ritengono essenziale che si continui a pretendere una sanità per tutti più efficiente: non c’era davvero bisogno di questo accordo privatistico per migliorare la qualità dei servizi offerti. In un momento in cui Obama vuole rendere pubblico il sistema sanitario americano, a Parma, nel nome del business di pochi, si va controcorrente. Complimenti!

 

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