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Fusione Parma Infrastrutture – Infomobility – It City?

19 Dicembre 2010
Le perplessità di Fiom e Filt Cgil provinciali

I sindacati di categoria Fiom (metalmeccanici) e Filt (trasporti) della Cgil di Parma manifestano le loro perplessità e preoccupazioni riguardo all’annunciato progetto del Comune di Parma, azionista unico e/o di maggioranza delle tre società, di attuare un’operazione di fusione fra Parma Infrastrutture, Infomobility ed It City, nell’ambito del piano comunale di razionalizzazione delle società partecipate che prevederebbe, tra l’altro, dismissioni, privatizzazioni ed appunto accorpamenti.

 

Innanzitutto, non si capisce quale sia l’affinità fra le tre società: It City, che conta 30 dipendenti, fornisce soluzioni informatiche per la pubblica amministrazione, Infomobility si occupa di controllo della sosta, segnaletica stradale e mobilità. Parma Infrastrutture, al momento, è l’ennesimo grande contenitore nel quale far confluire il patrimonio immobiliare pubblico e, purtroppo, i precedenti di società del genere non sono edificanti.

 

Diventa pertanto indispensabile conoscere il piano industriale della costituenda nuova società, verificarne la sostenibilità finanziaria ed economica nel medio e lungo periodo, quali siano le effettive sinergie che si crede di poter generare. Così come è fondamentale che vengano immediatamente garantiti il mantenimento dei livelli occupazionali e delle condizioni economiche e normative vigenti e consolidatesi nelle diverse aziende. Il tutto affinché il riassetto societario non si riduca all’ennesima operazione di finanza creativa senza alcuna concreta prospettiva in termini di garanzie occupazionali, di qualità dei servizi e di risultati economici (che se negativi graverebbero sull’intera collettività).

 

“In particolare - spiega Fellini Davide, funzionario della Fiom Cgil di Parma – relativamente ad It City, società che svolge un’attività di produzione di servizi informatici, va garantita la salvaguardia del patrimonio professionale, delle dimostrate capacità e potenzialità, nonché della funzionalità operativa. E tutto ciò non solo dal momento dell’eventuale costituzione della nuova società, ma da subito. Infatti, il Comune di Parma, con le sue società controllate e collegate, oltre ad essere unico azionista, è sostanzialmente l’unico cliente. Dal Comune, dalle commesse affidate e che intende affidare ad It City e, soprattutto, dall’adempimento dei propri obblighi contrattuali nei confronti della sua controllata dipende la sostenibilità economica e finanziaria di It City ed il mantenimento dell’occupazione. Sostenibilità che, al momento, non sembra scontata se si guarda agli impegni finanziari che It City ha dovuto assumere per l’acquisizione della nuova sede (guarda caso acquistata proprio dal Comune di Parma) e dai crediti che vanta nei confronti del Comune stesso”.

 

Anche Paolo Chiacchio, segretario della Filt Cgil provinciale, non nasconde le preoccupazioni della categoria “oltre naturalmente che per le ricadute sul personale, anche per il fatto che l’operazione di fusione possa essere dettata solo dalla necessità di attingere alla liquidità di cassa di Infomobility. Liquidità che, in particolar modo attraverso la regolamentazione della sosta in città, oltre che attraverso altre attività legate alla viabilità, entra nelle disponibilità del Comune di Parma (attraverso l'azienda controllata) e che lo stesso può e deve reinvestire nel sistema della mobilità urbana della città, o comunque mettere a disposizione dei cittadini attraverso l'erogazione di servizi”.

 

“Non vorremmo - prosegue Paolo Chiacchio - che la fusione fosse dettata esclusivamente dalla necessità della proprietà di trasferire risorse verso una società in “sofferenza”, facendole uscire dal “sistema mobilità”, a danno dei lavoratori e dei cittadini”.

 

“Tutto ciò – concludono Fellini e Chiacchio - fa sorgere più di un dubbio su quelle che sono le vere ragioni che stanno alla base del progetto e su quelle che potranno essere le effettive prospettive per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle aziende coinvolte”.

 

Nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali chiederanno un incontro al Comune di Parma e il prossimo lunedì 20 dicembre, insieme ad una delegazione di lavoratori di It City ed Infomobility, saranno presenti al Consiglio Comunale.

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