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Fp-Cgil nazionale: sull'antimafia Brunetta fa rabbrividire

28 Maggio 2009
Su certi argomenti meglio evitare commenti semplicistici

 

Il Ministro Brunetta, ospite di Klauscondicio, si è lanciato in un'analisi quantomeno azzardata sul fenomeno della Mafia e sui mezzi di contrasto ad essa, arrivando persino a sostenere che per quanto lo riguarda, addirittura scioglierebbe “l'antimafia”. A suo dire la Mafia andrebbe trattata come tutte le altre forme di criminalità. Mai sentito niente di più superficiale sul tema dopo le dichiarazioni dell'ex-Ministro Lunardi sulla “convivenza” con la Mafia. Parole che dimostrano scarsa comprensione del fenomeno, poca sensibilità istituzionale, ma soprattutto l'incapacità del Ministro di comprendere il limite lecito del contraddittorio e della polemica.

 

A pochi giorni dalla commemorazione della morte del giudice Falcone, certe dichiarazioni fanno rabbrividire. Proprio grazie al lavoro ed all'elaborazione di Giovanni Falcone, alla tesi vincente secondo la quale il fenomeno mafioso aveva ed ha delle specificità tali che solo strumenti eccezionali possono contribuire a sconfiggerla, è stato possibile fare enormi passi in avanti e vincere battaglie storiche. Senza quell'elaborazione non avremmo avuto i maxiprocessi, il carcere duro, e tutti quegli strumenti introdotti nel nostro sistema proprio grazie a Falcone ed al pool palermitano.

 

La necessità di aggredire la mafia sul fronte culturale ancor prima che giudiziario è evidente a chiunque conosca i fatti e non cerchi visibilità personale in maniera superficiale. Su questo campo, come su quello dei rapporti tra mafia e politica, sarebbe opportuno mettere in campo sinergie, comunione di intenti, e non combattere battaglie ideologiche.  Il Ministro confonde chiaramente l'ideologia con gli ideali di giustizia e legalità.

 

Ci sono argomenti su cui la politica, gli uomini politici, ed ancor più i Ministri della Repubblica, non dovrebbero mai lasciarsi andare a commenti semplicistici e culturalmente poveri. Oggi Brunetta ha perso una buona occasione per contribuire alla vita democratica del paese.

 

 

Roma 28 Maggio 2009

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