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FP Cgil, le ragioni di uno sciopero

5 Novembre 2008
Il 7 novembre iprotesta dei dipendenti pubblici

Lo sciopero del pubblico impiego del prossimo 7 novembre e’ il punto di arrivo di un percorso iniziato unitariamente dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil.

Nel febbraio 2007 fu sottoscritto con il Governo un memorandum, attraverso il quale si voleva migliorare l’efficienza del lavoro pubblico. Esso conteneva principi sulla misurazione della qualita’ dei servizi e la valutazione del lavoro, punti traslati nei CCNL. Basterebbe applicarli per rendere maggiormente efficiente il servizio pubblico.

Al contrario con la L.133 il Governo ha tagliato 3 miliardi di euro alla sicurezza, 7 miliardi alla sanita’ (meno posti letto e più privato), 8 miliardi, per il solo 2009, per i ministeri (meno fondi alla giustizia).

La 133 ha tagliato i fondi per la produttivita’, con una campagna denigratoria contro i lavoratori pubblici, offendendo anche gli operatori di quegli uffici di grande efficienza, basti pensare alle agenzie fiscali ed al loro recupero dell’evasione oppure ad enti come l’INPS, il cui bilancio lo scorso anno ha avuto un avanzo di 7 miliardi, di cui 2 di recupero di evasione contributiva, o alla sanita’, la quale e’, in fatto di qualita’, la seconda al mondo. Fondi utili ad incentivare il merito e la produttivita’.

Per quei tagli (1,7 miliardi), i sindacati di categoria hanno protestato unitariamente, cercando di informare i cittadini e giungendo, poi, alla proclamazione dello sciopero per il 7 novembre.

Questo sciopero e’ confermato dalla sola FP CGIL, che non ha sottoscritto il protocollo di intesa con il Governo, in quanto prevede un aumento contrattuale medio a regime di 70 euro contro i precedenti 101 euro, quando l’inflazione era meno del 3%. Esso non prevede la restituzione del salario accessorio per i lavoratori di enti locali e sanita’. Ai lavoratori dello stato l’accordo promette la restituzione a giugno e dicembre del 30% di quanto prelevato a gennaio. Per il restante 70% del salario accessorio c’e’ un generico impegno di restituzione.

E’ opportuno, a questo proposito, segnalare le affermazioni di esponenti del Governo che sostengono che ‘la Finanziaria non si tocca’. Il protocollo di intesa non dice nulla sui tagli del salario accessorio dal 1° gennaio 2010. Tace anche su 57.000 lavoratori precari, i quali resteranno a casa dal 1° luglio 2009.

La FP CGIL, pur sapendo della grave situazione economica, ritiene che a pagare non debbano essere solo i lavoratori dipendenti (pubblici e privati), ma anche qualche evasore. Ma leggendo i provvedimenti della 133 ed altri sembra di poter cogliere scarsa attenzione al problema dell’evasione fiscale.

Per questi motivi la FP CGIL ha confermato lo sciopero e la manifestazione a Bologna per il 7 Novembre. Le partenze sono: ore 7.00 a Parma davanti alla sede della CGIL, in Via Casati Confalonieri, e ore 6.30 a Fidenza davanti al Centro Commerciale.

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