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Finalmente si vota! Elezioni RSU 5-7 marzo, alle urne anche i lavoratori della conoscenza

1 Marzo 2012
In una lettera l'appello al voto del segretario generale FLC Cgil Parma, Simone Saccani

Care lavoratrici, cari lavoratori,

 

finalmente si vota!

Un caloroso saluto alle RSU uscenti per l’intensa attività svolta negli anni scorsi, che ha permesso alla nostra organizzazione di poter contare su una contrattazione più giusta, e di essere spesso determinanti nel respingere gli attacchi alle condizioni di lavoro volute dalle politiche devastanti dei ministri Gelmini e Brunetta.

Desidero ringraziare i 121 lavoratori che si sono candidati e ci consentono di presentare la lista della FLC CGIL in tutti i luoghi di lavoro nella provincia di Parma nel settore della conoscenza. In una società nella quale sempre più prevalgono sfiducia e individualismo, considero il candidarsi un atto controcorrente, di coraggio e solidarietà verso gli altri. C’è bisogno di unità e solidarietà tra le persone per rispondere alla frammentazione e alla disperazione sociale. La democrazia è il tema dell'oggi e le RSU sono la massima espressione di democrazia. Queste elezioni le abbiamo conquistate con le unghie e con i denti, insistendo anche quando sembrava non interessassero a nessuno, mentre vengono negate alle lavoratrici ed ai lavoratori della Fiat. Per questo motivo vi chiedo in primo luogo di impegnarvi affinché il maggior numero di lavoratori si rechi a votare (sarebbe una sconfitta per la democrazia se la partecipazione al voto fosse bassa) e in secondo luogo vi chiedo di votare e di impegnarvi per far votare la lista della FLC CGIL.

Votare la FLC CGIL vuol dire rafforzare l’organizzazione che ha contrastato con determinazione un’interpretazione sull’applicazione della la legge 150 (Brunetta) che sottrae l’organizzazione del lavoro alla contrattazione d’Istituto, consentendoci di mantenere nella maggior parte degli Istituti e in alcuni casi estendere i diritti conquistati negli anni precedenti. Purtroppo dobbiamo contestualmente registrare che per la prima volta da quando esistono le RSU, la FLC CGIL a Parma non ha firmato quei contratti d’Istituto in cui i diritti si sono trasformati in arbitrio.

Penso inoltre che tutti noi, dobbiamo avere la consapevolezza che in questa occasione il voto per l’elezione delle RSU assume una connotazione fortemente politica, che va oltre l’individuazione del rappresentante dei lavoratori nel proprio Istituto.

Ci siamo battuti per sconfiggere Berlusconi ed il berlusconismo con la stessa coerenza con cui adesso denunciamo la triade Fmi, Bce e Ue che hanno condannato il popolo greco alla povertà e all’umiliazione. Ci siamo battuti con forza contro le norme volute dal Ministro Brunetta che oggi anche altri sindacati dicono di volere cancellare, dimenticandosi di averle accettate e avallate firmando accordi separati.

La FLC CGIL apprezza le competenze e la credibilità internazionale del nuovo governo, ma respinge con decisione le scelte di politica economica e sociale nelle quali per ora non s’intravede purtroppo alcun segnale di discontinuità con il precedente esecutivo, anche nei settori della conoscenza nei quali vi è la necessità di tornare ad investire. Nei provvedimenti del Governo Monti non c’è alcuna equità nei sacrifici chiesti per superare la crisi e anzi si sono accentuati gli attacchi ai diritti, ai salari e al Welfare. È del tutto evidente che l’esito di un voto che riguarda 4 milioni di lavoratori può essere determinante nel segnare un punto a favore della CGIL nel rapporto difficile con il Governo Monti, non solo sui temi del mercato del lavoro su cui si sta discutendo in questi giorni (art. 18, apprendistato, ecc…) ma anche per tutti i temi che riguardano il nostro settore posti dalla FLC al ministro dell’Istruzione. Una particolare attenzione deve essere rivolta alle pensioni, alla riconquista del contratto nazionale e dell’esercizio della contrattazione, all’occupazione e al precariato perché rappresentano il cuore di una riscossa sociale possibile. Sono convinto che possiamo e dobbiamo ottenere un buon risultato, che rafforzi le ragioni e la rappresentanza della FLC.

 

Votare FLC vuol dire anche difendere un modello di sindacato che oltre alle consulenze e ai servizi prioritariamente favorisce partecipazione e democrazia come terreni fondamentali per avanzare nelle conquiste (ricordiamoci per esempio i due referendum svolti solo dalla FLC CGIL durante il governo Berlusconi). Anche nei prossimi anni ci impegneremo a proseguire nella prassi statutaria di svolgere le assemblee prima di firmare i contratti d’istituto che mutano le condizioni di lavoro.

 

Sono convinto che sia necessario trasmettere i nostri valori e la nostra idea di società, perché siamo uno dei pochi soggetti che è ancora in grado sia di descrivere la sofferenza e le condizioni sempre più difficili del lavoro, che di dare una speranza di cambiamento.

 

Hanno cercato di rompere i legami democratici esistenti, dividendo il mondo del lavoro e innescando una competizione tra i lavoratori per poter decidere, a prescindere dalle opinioni dei lavoratori stessi, su ciò che direttamente li riguarda. Ma ora finalmente si vota, a dispetto di chi queste elezioni non le voleva o pensava se ne potesse fare a meno. Cosa dire di più? Buon lavoro, a tutti noi.

 

Simone Saccani (seg. gen. FLC CGIL Parma)

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