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Emergenza scuole serali a Parma: la povertà della conoscenza, genera povertà sociale e insicurezza

2 Settembre 2021
L'appello unitario dei sindacati della scuola ai cittadini e alla politica di Parma

 

A giugno siamo stati in presidio con i lavoratori e gli studenti delle scuole serali di Parma, per denunciare pubblicamente i tagli agli organici di diritto delle scuole serali di Parma. Ci eravamo dati appuntamento dinanzi alla Prefettura, e una delegazione di lavoratori accompagnata dai segretari provinciali dei Sindacati Scuola, era stata ricevuta dal Prefetto che con attenzione e interessamento aveva accolto le rimostranze di docenti e studenti, facendosi carico delle loro segnalazioni e preoccupazioni.

Uguale attenzione era stata dimostrata dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Parma che, preso atto delle rimostranze sindacali rappresentate in diverse occasioni, si impegnava a segnalare alle istanze regionali dell’amministrazione le criticità derivanti dalla mancata conferma dell’organico di diritto della scuola serale di Parma. Proprio l’impegno dell’Ust provinciale riusciva, seppur parzialmente, a conseguire almeno la conferma in organico di diritto delle classi quinte.

Si tratta di un’emergenza importante che rischia di tradursi in molteplici versanti di povertà.

Povertà di investimenti per i settori della conoscenza, fenomeno che conosciamo bene nel nostro Paese, prova di quale scarsa visione strategica animi i decisori politici rispetto alla necessità di investire risorse materiali, finanziarie ed umane per quella che oggi si definisce “economia della conoscenza”, l’unica che può garantire uno sviluppo al rialzo, scommettendo sulla crescita intellettuale e sociale dei cittadini, anziché sulla corsa al ribasso delle competenze, delle specializzazioni e in ultimo dei salari, generando conflitto e divisione fra i lavoratori medesimi.

Povertà di futuro per tutti coloro i quali vengono tagliati fuori dai circuiti dell’educazione e della formazione, che lo Stato dovrebbe garantire come inviolabile diritto costituzionale, in una visione di formazione ed aggiornamento permanente dalla giovinezza all’età più avanzata, con ciò rafforzando il valore generale e sociale della Conoscenza quale fattore di stabilità e rafforzamento della Democrazia.

Povertà di sicurezza, innanzitutto per i cittadini che appartengono alle fasce più disagiate della popolazione e che a causa di questi tagli rischiano di trovarsi per strada anziché dentro aule dove imparare e partecipare alla costruzione della cittadinanza; tagli che esponendo tali ragazze e ragazzi più disagiati ai meccanismi della criminalità, rischiano di produrre per tutta la cittadinanza maggiore instabilità sociale e maggiore insicurezza .

Non è quello che auspichiamo tanto per gli studenti che per la nostra città di Parma.

Chiediamo con urgenza maggiore attenzione da parte della Politica al governo ai fattori ed ai bisogni della Conoscenza; la mancata attenzione e gestione responsabile di queste filiere della conoscenza può infatti sviluppare conseguenze negative per tutta la cittadinanza.

Invitiamo pertanto la Politica che ha in questo momento la responsabilità di governare, e quindi la possibilità di decidere investimenti e risorse, a battere un colpo sia a livello cittadino che regionale sino ai nostri rappresentanti del territorio in Parlamento; li invitiamo a farsi vivi con le parti sociali, con i lavoratori e gli studenti che già da giugno hanno aperto una vertenza con i sindacati della Scuola, a partire dal presidio che ricordavamo sotto il palazzo della Prefettura di Parma.

Chiediamo maggiore lungimiranza alla Politica affinché faccia propria la consapevolezza che investire nella conoscenza ed in particolare incentivare le pari opportunità formative, soprattutto verso chi non ha avuto altri mezzi o modi di conseguire un titolo di studio, significa crescita e sviluppo di tutto il territorio.

Il sindacato sta facendo quello che è sua responsabilità fare: denunciare le ingiustizie, organizzare i lavoratori e gli studenti per difendere i propri diritti in modo da assolvere ai propri doveri, proporre soluzioni concrete e realizzabili.

Soluzioni che senza il sostegno della politica al governo della città, del territorio di Parma e del nostro Paese, senza l’assunzione di responsabilità da parte di chi è stato eletto dai cittadini ed ha ottenuto l’onore e l’onere del Governo della cosa pubblica,- rischiano di lasciare isolata la lotta giusta del sindacato fatta insieme a lavoratori e studenti; rischia di lasciare soli i cittadini, nel deserto di una città che sta impoverendosi sempre più, e che proprio a partire dalla Conoscenza e dalla responsabilità collettiva può fondare il proprio modello e la base d’ogni benessere.


Segretario Generale FLC CGIL Parma - Salvatore Barbera

Segretario Generale CISL FSUR - Maria Gentilini

Segretario Generale UIL RUA - Gianmarco Negri

 

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