Raccolta fondi dei lavoratori e delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate dell'Emilia-Romagna a favore della popolazione della Striscia di Gaza
Il sistema sanitario di Gaza è a l
collasso. Gli ospedali
di Gaza hanno bisogno di costanti forniture di elettricità,
farmaci e forniture sanitarie,
inclusi
ricambi per le apparecchiature sanitarie. Mancano medicine e materiali
usa e getta essenziali. È necessario
prevenire malattie trasmissibili nei luoghi
di rifugio così come garantire l'assistenza ai feriti ed amputati dimessi
dagli ospedali.
I bisogni che la nostra campagna intende prioritariamente contribuire a soddisfare durante la fase di aiuto umanitario
sono: medicinali e usa e getta essenziali, kits igienico-sanitari,
materassi, coperte, suppellettili di prima necessità. Successivamente si farà fronte alla prima emergenza.
Donazioni tramite
Banca Popolare Etica: Nexus Solidarietà Internazionale ER
IBAN: IT65T0501802400000000131873
Causale: Emergenza Gaza 2014
www.nexuserni liarornagna.org
La campagna è partita da un appello di un gruppo di ONG Italiane presenti
in Palestina: CISS, VIS, Overseas, COSPE, CISP, CRIC, GVC, Vento di Terra,
Terre des Hommes, Medina,
ARCI, ARCS, ACS, EDUCAID, COOPI, NEXUS ER. Al 17 agosto sono stati raccolti 130.000
euro ed organizzate varie spedizioni di materiale in coordinamento con l'Emergency
Room del Ministero della
Salute Palestinese, la Croce Rossa Internazionale e Mezzaluna Rossa, l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Palestinian Medical Relief Society
che organizza gli acquisti e gli invii a Gaza.
Le conseguenze della guerra sulla popolazione
L'operazione militare Margine Protettivo iniziata l’8 luglio 2014 ha provocato al 18 di agosto 2.016 morti (fonte Ministero Salute Palestinese), di cui 1.417 civili, 459 bambini, 239 donne (fonte OCHA). I feriti sono 10.193,
tra cui 3.084 bambini, 1.970 donne e 368 anziani (fonte
OMS). 365.000 persone sono divenute rifugiati interni, per la maggior parte con precario
riparo presso
strutture UNRWA. Di questi 115.000 sono ospiti di famiglie ed altre organizzazioni della società
civile. Sono state colpiti:
230 scuole (25 distrutte), 3 ospedali, 3 scuole delle Nazioni Unite.
Le abitazioni di 16.792 famiglie (circa 100.750 persone)
sono state completamente distrutte. Altre 5.635 famiglie hanno la casa danneggiata e non possono rientrarvi. Circa 500.000
persone hanno bisogno di distribuzione di emergenza di elettricità ed acqua potabile (i sistemi
di produzione e distribuzione sono stati pesantemente danneggiati dai bombardamenti).
Tutta
la popolazione di Gaza, 1.800.000 persone, non ha via di scampo,
i confini con Israele ed Egitto
sono ermeticamente chiusi. Le Nazioni Unite hanno dichiarato ufficialmente che non esistono luoghi di riparo per loro.
CGIL EMILIA
ROMAGNA NEXUS EMILIA ROMAGNA