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Documento segraterie nazionali Fai, Flai, Uila su Parmalat

1 Aprile 2011
Le tre Organizzazioni sindacali richiedono al Ministero dello Sviluppo Economico che si apra al più presto un Tavolo sulla questione Parmalat

Le vicende legate all’assetto societario della Parmalat hanno negli ultimi tempi riempito le pagine dei giornali presentando uno scenario che si è fatto di giorno in giorno più complesso. Siamo passati dal tentativo di tre fondi di investimento di acquisire la gestione del Gruppo al colpo di scena che ha visto la multinazionale francese Lactalis acquistare, con un’azione rapida ed incisiva, una notevole quota azionaria arrivando a detenere il 29% del capitale. Nel frattempo si continua ad ipotizzare la possibilità che, in difesa dell’italianità e del Gruppo nella sua interezza, possa raccogliersi intorno a Banca Intesa una cordata di imprenditori per contendere ai francesi il controllo della società. In ultimo il Governo con un Decreto, approvato recentemente, ha reso possibile posticipare le assemblee societarie anche qualora fossero state già calendarizzate. Ad oggi, quindi, la dirigenza della Parmalat avrebbe la possibilità di rinviare l’assemblea fino al 30 giugno.

Di fronte ad un tale contesto Fai, Flai e Uila manifestano la loro massima preoccupazione per le sorti dell’azienda e dei lavoratori minacciati da questo clima di incertezza e nel ricordare alla “governance” Parmalat l’importanza, nelle scelte, delle ricadute industriali e produttive e non solo finanziarie, rinnovano la richiesta di presentare un Piano Industriale per il Gruppo che definisca le linee di sviluppo e garantisca alla Parmalat il consolidamento e la crescita delle proprie attività attraverso un ampliamento dell’attuale portafoglio prodotti, tutelando i livelli occupazionali e le professionalità dei tanti lavoratori impiegati. Partendo dalla necessità di discutere del futuro del Gruppo le tre Organizzazioni sindacali richiedono al Ministero dello Sviluppo Economico che si apra al più presto un tavolo ministeriale sulla questione Parmalat. Data la complessità della situazione Fai Flai e Uila ribadiscono nuovamente la necessità che il confronto non venga ulteriormente posticipato.

Le Organizzazioni Sindacali rivolgono poi una particolare attenzione al vasto mondo che si muove dietro alle attività industriali della Parmalat. È necessario, infatti, che negli assetti futuri si considerino e vengano tutelati i conferitori di latte che con il loro lavoro e le loro attività garantiscono la salubrità e la qualità del prodotto italiano.

Fai, Flai e Uila si muoveranno quindi, come sempre, nella tutela degli interessi dei lavoratori e dell’intera filiera nell’ottica di valorizzazione del fattore lavoro nel processo produttivo e quindi sperano ed auspicano che i vari attori in campo si aprano ad un confronto costruttivo e agiscano ispirati da un’ottica di sistema e di reale tutela del lavoro.

I lavoratori della Parmalat che sono stati protagonisti a suo tempo del salvataggio dal crack contribuendo così all’affermazione del Gruppo in Italia e nel mondo, vigileranno, unitamente alle rappresentanze sindacali, per difendere il loro posto di lavoro e gli obiettivi di sviluppo industriale della società.

Infine, le segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila esprimono pieno sostegno alle iniziative dei lavoratori e delle strutture sindacali territoriali di Roma per la difesa del sito produttivo della Centrale del Latte, auspicando il ripristino dei volumi produttivi antecedenti l’incendio dell’agosto 2010 e la risoluzione del contenzioso con il Comune riguardo la proprietà della stessa.



Roma, 30 marzo 2011

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