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Distacco dell'acqua ad alcune famiglie di Collecchio

22 Aprile 2010
Rizzi, Camera del lavoro di zona: "Enìa non può tagliare un bene primario"

Andrea Rizzi, segretario della Camera del Lavoro di Collecchio, interviene sulla difficile situazione di alcune famiglie della zona che hanno subito il distacco delle utenze per non aver saldato le bollette dell’acqua.

 

“Come Camera del Lavoro di Collecchio registriamo la "moda" da parte di ENIA del distacco del servizio acqua in caso di mancato pagamento delle bollette. Avevamo già in passato espresso la nostra indignazione con Enia e con alcuni Sindaci, ora riteniamo doveroso esprimerci pubblicamente.

 

Non si può affrontare la morosità degli utenti con una sorta di assedio medioevale, l'accesso all'acqua è un diritto, l'acqua è pubblica ed ENIA non ne è proprietaria.

Mai e in nessun caso, può essere ammissibile privare un cittadino di tale servizio, immaginiamo che ENIA abbia anche altri mezzi e metodi, forse meno efficaci e sbrigativi, ma certamente più consoni e moralmente leciti. Ad esempio potrebbe segnalare i casi ai servizi sociali, proporre la rateizzazione del dovuto, trattare i cittadini come persone e non come nemici, o procedere con recuperi coattivi.

 

Chiediamo al Sindaco di Collecchio, chiediamo a tutti i Sindaci, di imporre ad ENIA di non tagliare mai un servizio così vitale. Non è sufficiente dire: "Le famiglie interessate si sono presentate solo dopo l'interruzione dell'erogazione idrica...", se l'acqua è un diritto, diritto resta.

 

È evidente che il dibattito che tutti appassiona sull'acqua pubblica è importante ma non sufficiente, anche la gestione del servizio deve essere improntata alla valenza pubblica dell'acqua e dell'accesso all'acqua, e anche il gestore deve attenersi a limiti e prerogative del bene che gestisce”.

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