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Direttivo Cgil Parma, un OdG contro il "Pacchetto Sicurezza"

11 Maggio 2009
Approvato l'8 maggio scorso, stigmatizza l'accanimento del governo nei confronti degli immigrati

Con un Ordine del Giorno approvato lo scorso 8 maggio dal Comitato Direttivo, la Camera del Lavoro di Parma denuncia ancora una volta l’accanimento della maggioranza di governo nei confronti degli immigrati. Nel documento si evidenzia che “attraverso il combinato disposto del nuovo provvedimento nell’ormai famigerato “Pacchetto sicurezza”, e la decisione di porlo al voto di fiducia in Parlamento, l’accanimento diventa persecuzione”.

 

L’OdG fa riferimento a misure come l’obbligo per il cittadino straniero di esibire il permesso di soggiorno in sede di richiesta di provvedimenti inerenti l’accesso ai pubblici servizi. Con il maxi emendamento che certifica definitivamente il reato di clandestinità sia per l’ingresso illegale che per il soggiorno irregolare, tutti gli incaricati dei pubblici servizi (ogni volta che un immigrato richieda documenti come stato civile, permesso di soggiorno, la stessa iscrizione presso una anagrafe, un atto di nascita e di riconoscimento del figlio o l’accesso alla scuola per un minore) saranno in pratica tenuti alla denuncia degli irregolari clandestini. Tale provvedimento riguarderà anche coloro che, a causa di quanto previsto dalla Bossi-Fini, perdendo il lavoro e non trovandone un altro non potranno rinnovare il loro permesso.

 

In pratica, pur non esplicitamente contemplata, vi è la concreta possibilità che genitori irregolari di figli minori, dovendo presentare il proprio permesso di soggiorno nel momento dell’iscrizione del figlio a una scuola, si possano trovare nelle condizioni di essere denunciati dal dirigente scolastico. Stessa cosa vale per l’accesso al servizio sanitario pubblico.

 

L’articolazione del pacchetto in sostanza mantiene il segno di un provvedimento persecutorio verso lo straniero in quanto tale. Se poi si aggiunge l’aggravante della clandestinità nel caso di reati comuni e l’allungamento fino a sei mesi della permanenza nei Centri di Espulsione e Identificazione, ormai veri e propri centri di detenzione, quella che si profila è una vera legge speciale orientata socialmente contro il cittadino non italiano.

 

Ma il vero paradosso presente nel Pacchetto è che la necessità di sicurezza viene utilizzata per riconoscere e finanziare le ronde di volontarie nello stesso momento in cui vengono tolti finanziamenti al dipartimento della Pubblica Sicurezza.

 

“Di fronte a questo provvedimento  - conclude l’OdG - che alcuni definiscono vera Legge Razziale, la Cgil denuncia la deriva xenofoba di una maggioranza politica che apertamente strumentalizza le insicurezze crescenti nel Paese per nascondere l’assenza di veri interventi a sostegno della crisi, della povertà crescente e delle persone più deboli, alimentando così una conflittualità sociale pericolosa. La CGIL di Parma auspicando che il voto di fiducia posto sul provvedimento non ottenga il consenso voluto, richiederà alle istituzioni locali, come nel positivo accordo con l’Amministrazione comunale di Langhirano, e alla società in genere, ogni adesione a forme di contrasto sull’applicazione delle norme presentate”.

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