Delibera Comune di Fidenza, un primo passo per ridurre le aperture domenicali

Ridare qualità della vita ai lavoratori

La Filcams Cgil provinciale, in merito alla delibera del 29 dicembre scorso del Comune di Fidenza e alle numerose polemiche che sono seguite, considera tale provvedimento un primo passo, anche se molto parziale, verso una restrizione delle aperture incontrollate degli esercizi commerciali.

Il sindacato sta affrontando da tempo questo tema con il Comune di  Fidenza, cosi’ come con altri comuni: la diffusione delle aperture generalizzate e incontrollate nelle giornate festive e domenicali, giustificate da dichiarazioni di citta’ d’arte o comune turistico, è diventata insostenibile ed ha portato ad una deregolamentazione del settore che nulla ha a che vedere con la rivitalizzazione dei centri storici o l’accompagnamento di flussi turistici. 

Infatti, nella maggior parte dei casi, i negozi dei centri storici rimangono chiusi e sono solo la media e la grande distribuzione a sfruttare al massimo le deroghe, proprio in strutture dove la qualita’ delle condizioni lavorative è in maggiore sofferenza e dove proprio l’ampliamento degli orari di apertura penalizza i lavoratori, oltre che sulla qualita’ di vita, anche sui salari, a causa del mancato raggiungimento della produttivita’.

A questo proposito, la Filcams invita il capogruppo del Pdl, Stefano Tanzi, ad evitare le sterili polemiche ed accuse generiche al sindacato del tenore di quelle riportate sulla stampa locale nei giorni scorsi, visto che evidentemente non conosce i temi sui quali il sindacato si è sempre speso in questo settore.

Anche le modalita’ di apertura dell’Outlet di Fidenza sono state oggetto di discussione con l’Amministrazione comunale, soprattutto alla luce dell’ultima delibera regionale in tema di festivita’, e su questo punto serve ancora una risposta adeguata che nella delibera manca.

Il sindacato di categoria ritiene che occorra intraprendere una riflessione molto seria con le amministrazioni comunali e le associazioni datoriali per rivedere i modelli di sviluppo e di governo degli orari del settore, puntando ad uno sviluppo sostenibile e di qualita’ per tutti, soprattutto in un momento di grave crisi economica che non si fronteggia certo con una concorrenza sempre piu’ spietata e maggiori aperture.