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Dal contratto del commercio a quello delle imprese di pulizia: 18 giugno, sciopero delle addette agli sportelli IREN.

17 Giugno 2020
FILCAMS CGIL territoriale: "Una decisione inaccettabile, che comporterà un sensibile peggioramento di salario e diritti"

Le lavoratrici ed i lavoratori delle società So.sel Spa e MSC Srl, compresi quelli di Parma, hanno deciso di incrociare le braccia scioperando per l’intera giornata di giovedì prossimo, 18 giugno, con presidio fisso dalle 10.00 alle 12.00 davanti alla sede di IREN Mercato a Reggio Emilia.

Il personale, prevalentemente femminile, opera in appalto presso IREN Mercato alla gestione degli sportelli delle province di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza svolgendo varie attività: assistenza alla clientela, vendita, volture e gestione dei contratti.

Dal 1° agosto 2020, a seguito della nuova aggiudicazione della gara, vinta dal Consorzio Leonardo di Pistoia, passeranno alla società consorziata Wemay Srl con applicazione del Contratto Nazionale delle imprese di pulizia e multiservizi. Un passaggio che comporterà un sensibile peggioramento salariale e minori diritti rispetto a tutele fondamentali come la maternità, i permessi e la malattia. Il contratto che il Consorzio Leonardo pretende di applicare non ha alcuna attinenza rispetto all’attività effettivamente svolta dalle impiegate né ricomprende la professionalità che alle stesse viene richiesta. Eppure la decisione appare irrevocabile, confermata dalla risposta recapitata da IREN alle Organizzazioni Sindacali all’avvio dello stato di agitazione.

Si prospetta in questo modo l'ennesimo appalto al ribasso con effetti negativi per lavoratrici e lavoratori che operano in tale servizio dal lontano 2009. I sindacati richiamano quindi il committente alla responsabilità di verificare e garantire, oltre alla continuità occupazionale, la salvaguardia delle condizioni economiche e contrattuali delle lavoratrici, evitando che ad ogni gara vengano rimessi in discussione salario e professionalità.

Obiettivo della mobilitazione è dunque quello di contrastare una posizione assolutamente inaccettabile per la FILCAMS CGIL e le maestranze, riattivando il confronto sindacale al fine di garantire il mantenimento delle attuali condizioni contrattuali.

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