Crisi Pali Italia: la rabbia dei lavoratori in corteo per le vie del centro
13
Marzo
2015
Le maestranze dello stabilimento parmigiano scese in piazza per sensibilizzare le istituzioni
Dopo i presidi dei giorni scorsi al Comune di Torrile e al Comune di Colorno, che hanno visto i sindaci impegnati ad accogliere una delegazione di lavoratori, oggi è stata la volta di Parma.
Con i lavoratori ci siamo trovati in Piazzale della Pace per poi dirigerci, attraversando in corteo le vie del centro, sotto la sede del Comune e della Prefettura di Parma con l'obiettivo di incontrare il Sindaco ed il Prefetto.
Al Comune e alla Prefettura abbiamo esposto la situazione degli 80 dipendenti che sono in sciopero ad oltranza perché non ricevono lo stipendio da tre mesi, subendo tutte le conseguenze drammatiche per colpa di una gestione scellerata dell'azienda.
Un'azienda che fino a 3 mesi fa lavorava su 3 turni e che nei giorni scorsi si è presentata al Ministero del Lavoro dichiarando la cessazione d'attività per gli stabilimenti di Parma ed Anagni, dichiarazione prevedibile dal momento che la Dirigenza aziendale, già da mesi, ha dato precise disposizioni alla propria rete
commerciale di non acquisire più commesse.
Tutto ciò ci lascia perplessi e preoccupati in quanto, lasciare un'azienda senza portafoglio ordini riteniamo non sia la modalità più corretta per attirare manifestazioni d'interesse da parte di potenziali acquisitori.
I lavoratori che hanno attraversato la città con due striscioni molto eloquenti, recanti le scritte “GRAZIOLI VATTENE” e “LA PROCURA INDAGHI”, non credono più nell'attuale proprietà che, oltre a non corrispondere gli stipendi e quanto dovuto ai lavoratori usciti in mobilità, continua ad avere poca trasparenza in merito a possibili acquisizioni da parte di altri imprenditori.
La FIOM-CGIL, come sempre, sarà a fianco dei lavoratori anche nelle prossime iniziative che saranno decise Lunedì mattina dall'assemblea dei lavoratori che si terrà a Pizzolese di fronte ai cancelli dell'azienda.