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Crisi Eridania, la situazione rischia di precipitare

27 Gennaio 2010
A San Quirico proclamato lo stato di agitazione

Nessuna risposta da parte dell'azienda sull'integrazione degli ammortizzatori sociali. Nessuna risposta da parte del Governo sugli aiuti al settore bieticolo-saccarifero già messi a bilancio e mai erogati. I lavoratori non staranno impassibili a guardare!

La farsa continua. Nonostante le rassicurazioni verbali i fondi promessi non sono stati ufficializzati e il Ministro Zaia non ha ricevuto le parti sociali.

Da parte sua l'azienda, unica tra tutte quelle del settore nega la conferma degli accordi sindacali sul piano sociale per i dipendenti degli stabilimenti in dismissione.

A livello nazionale sono state proclamate due giornate di sciopero: lunedì 1 febbraio con manifestazione a Bologna davanti alla sede Eridania e lunedì 15 febbraio a Roma al Ministero dell'Agricoltura.

A San Quirico è stato proclamato lo stato di agitazione con blocco degli straordinari e di tutti i turni di lavoro. Lunedì 1 febbraio si terrà un presidio davanti ai cancelli della fabbrica, che rimarrà ferma, e una delegazione parteciperà alla manifestazione di Bologna. Il Tavolo di Crisi si sposta a Trecasali dove si terrà un consiglio comunale monotematico venerdì 5 febbraio alla presenza dei lavoratori Eridania e di una delegazione dei lavoratori Lesaffre Italia (il lievitificio di San Quirico che utilizza come materie prime il melasso prodotto da Eridania).

I lavoratori e i loro rappresentanti non lasceranno nulla di intentato per salvare la fabbrica e i posti di lavoro, qui c'è in gioco la sopravvivenza di un intero settore con tutto l'indotto che ne consegue!

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