Crack Parmalat e Parma calcio

“I giocatori del Parma voltarono le spalle ai lavoratori della Parmalat”: intervento di Antonio Mattioli, segr. Cgil Emilia-Romagna

"Se l'inchiesta dovesse accertare le responsabilità dei giocatori del Parma in attività ai tempi del crack, apparirebbero più chiare le ragioni per le quali gli stessi voltarono le spalle ai lavoratori in quei mesi drammatici del 2003.

Mentre nelle fabbriche ci si sostituiva al gruppo dirigente allo sbando per garantire la continuità produttiva e la presenza sul mercato, la squadra della città continuava a fregarsene di quanto stava accadendo.

In più di un'occasione avevamo cercato la solidarietà del “Parma calcio” in una “battaglia” per la difesa dell'occupazione e della dignità del lavoro, senza ricevere alcun riscontro.

Anche loro facevano parte di quella parte della società connivente e collusa con Tanzi ed i suoi adepti che permise che si perpetrasse per anni, in quel momento impunemente, una frode ai danni del lavoro e del territorio.

Ritengo indispensabile che l'inchiesta faccia il suo corso e che, accertate le responsabilità, i colpevoli ne paghino le conseguenze.

Sul quel crack siamo ancora lontani dal scrivere la parola fine e da quel crack il mondo del lavoro ne è uscito con le proprie forze, dimostrando che per quanto è successo nulla può essere imputato al lavoro dipendente".