Covid e nuovi contagi, le prestazioni ambulatoriali e diagnostiche e la medicina territoriale non si devono interrompere

SPI, FP e CGIL Parma chiedono un tavolo di confronto

SPI CGIL e FP CGIL territoriali, unitamente alla segreteria confederale CGIL Parma, ritengono urgente riportare l’attenzione sulle prestazioni ambulatoriali e diagnostiche.

Pur comprendendo la necessità di esplicare tutte le forze possibili a contrasto della pandemia che sta vedendo una seconda ondata di contagi ritengono infatti prioritario mantenere attive tutte le prestazioni diagnostiche e di laboratorio. Questa seconda ondata ampiamente prevista non può essere gestita con le stesse modalità del primo periodo, in cui tutte le attività programmate sono state sospese. C’è la necessità di affrontare questo nuovo picco pandemico in modo articolato garantendo la possibilità di cura a tutte le persone fragili con patologie croniche e non solo.

A preoccupare fortemente è anche la gestione di tutti i servizi territoriali tra cui si annoverano i medici di base, che saranno strategici per prevenire l’aggravarsi del quadro clinico e di conseguenza evitare l’ospedalizzazione di tante persone a rischio. Queste figure professionali devono essere integrate e supportate anche dalle istituzioni sanitarie. Il potenziamento delle Usca e delle UMM saranno determinanti per supportare tutti i servizi del territorio.

SPI, FP e CGIL Parma chiedono pertanto alle istituzioni competenti l’apertura di un tavolo di confronto permanente per il monitoraggio e la gestione della situazione che si sta profilando.