Lavoro, Famiglia, Salute, un primo passo per una lunga marcia
Tutelare il lavoro e la salute è la priorità del sindacato. Costruire il futuro dell’Italia è la sfida di tutti e tutte.
Il Governo ha varato un maxi-decreto da 25 miliardi di euro per affrontare l'emergenza sanitaria ed economica prodotta dal Coronavirus. 10 miliardi circa sono riservati al lavoro e oltre 3 miliardi per la sanità. Il provvedimento è un importante intervento economico come chiesto anche dalla CGIL. Il decreto recepisce una serie di nostre richieste:
Estensione ammortizzatori e sostegno al reddito per tutte e per tutti.
Conferma delle procedure e degli accordi sindacali per il ricorso agli ammortizzator.
Sostegno alle forme di lavoro non subordinato e ai lavoratori stagionali.
Divieto di licenziamenti.
Assunzioni nel servizio sanitario nazionale n Risorse aggiuntive per i lavoratori della sanità, forze di sicurezza e forze armate.
Potenziamento della sanità pubblica e della protezione civile.
Sostegno alle famiglie attraverso l’estensione dei congedi e dei permessi della legge 104.
Sospensione dei mutui prima casa per le famiglie in difficoltà e blocco degli sfratti.
Risorse per la sanificazione degli ambienti di lavoro, per i dispositivi di protezione individuale e per garantire la salute e la sicurezza nel luoghi di lavoro.
Le altre misure del decreto sono finalizzate a garantire liquidità al sistema economico e sostegno fiscale alle imprese e alle famiglie. È un primo passo che dovrà essere seguito da ulteriori interventi per affrontare sia l’emergenza sanitaria che economica. Abbiamo bisogno di strumenti straordinari nazionali ma anche europei: cancellazione del fiscal compact e del patto di stabilità; investimenti europei per welfare; omogeneizzazione delle regole fiscali; revisione della normativa sugli aiuti di stato; emissione di eurobond.
Continueremo a chiedere ulteriori interventi: per garantire la sicurezza e la salute in tutti i luoghi di lavoro e per l’applicazione del protocollo per le misure di contrasto e il contenimento del corona virus nei luoghi di lavoro; per rilanciare e potenziare la sanità pubblica; per i settori più esposti e più fragili dei settori del turismo dell’agricoltura, della cultura, della logistica, dei trasporti…; per la chiusura domenicale e notturna degli esercizi commerciali; per garantire investimenti per lo sviluppo economico, sociale, ambientale del Paese.
Nelle schede allegate i commenti alle misure nel dettaglio.