Per il triennio 2010-12 l'aumento medio sui minimi è di 120 euro. Soddisfatti i sindacati di categoria
È stata siglata ieri, dopo due scioperi generali del settore e oltre tredici mesi di lunghe e impegnative trattative, l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto degli oltre 50.000 lavoratori del settore gas-acqua (che nel nostro territorio interessa diverse centinaia di addetti impiegati in Iren, San Donnino Multiservizi Emilia Ambiente e Gas Plus). Il precedente contratto era scaduto il 31 dicembre del 2009.
Soddisfatti i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil in particolare per l'inserimento della “clausola sociale” (ovvero la tutela occupazionale per i lavoratori delle aziende del gas che, a partire dal 2011, verranno coinvolte nel processo di gara per l'assegnazione del servizio) nel testo contrattuale e per una serie di novità di rilievo sul versante delle normative. L'ipotesi di accordo prevede un aumento medio sui minimi di 120 euro in due “tranche”: dal 1 marzo 2011, 70 euro; dal 1 gennaio 2012, 50 euro. Inoltre, 658 euro di “una tantum” per i lavoratori del gas e 300 euro per gli addetti dell'acqua copriranno il lungo periodo di vacanza contrattuale 1 gennaio 2010 – 28 febbraio 2012.
Nel triennio 2010-2012, entreranno nelle buste paga dei lavoratori del gas 3178 euro (per gli acquedottisti saranno 2820) in più, una buona risposta in difesa del reddito dei lavoratori in un settore anch'esso colpito dalla crisi in atto. Dopo la firma dei contratti degli elettrici e di energia e petrolio dello scorso anno, anche l'intesa nel settore gas-acqua avvicina l'obiettivo del contratto unico per l'intero comparto energetico, essenziale, secondo il sindacato di categoria, a regolare e unificare settori strategici dell'industria italiana, veri e propri volani della nostra economia.
Molte le novità anche sul versante delle normative. Su tutte, l'istituzione di un fondo integrativo sanitario per tutti (il settore ne era sprovvisto), come pure un aumento di 8 euro mensili- a totale carico delle aziende - per le prestazioni previdenziali complementari presenti nel settore, e l'estensione ai gasisti delle aziende private del fondo complementare.
Viene anche migliorato l'attuale assetto delle classificazioni del personale, per cogliere – in particolare nel settore idrico – aspetti significativi della professionalità dei lavoratori. Infine il nuovo contratto fornisce un ulteriore impulso alla contrattazione di secondo livello, rafforzando il ruolo delle RSU e dei sindacati territoriali.