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Contratto elettrici, siglata l'ipotesi di accordo

11 Marzo 2010
L'aumento medio per il triennio 2010-2012 è di 157 euro

Partiti con tre piattaforme separate, anche i sindacati dei lavoratori elettrici sono approdati positivamente – dopo un serrato confronto - ad una intesa unitaria.

Siglata il 5 marzo scorso a Roma l'ipotesi di accordo fra Filcem-Cgil, Flaei-Cisl, Uilcem-Uil, Assoelettrica, Enel, Federutility, Gse, Sogin e Terna per il rinnovo del contratto unico nazionale del settore elettrico riferito al triennio 1 gennaio 2010 – 31 dicembre 2012 (circa 60.000 i lavoratori interessati, impiegati in più di 130 imprese italiane e straniere, pubbliche e private).

L'intesa sottoscritta prevede un aumento medio complessivo di 157 euro, in quattro “tranche”: dal 1 marzo 2010, 40 euro; dal 1 gennaio 2011, 45 euro; dal 1 gennaio 2012, 45 euro; dal 1 luglio 2012, 27 euro. Inoltre, 360 euro copriranno il periodo di riallineamento contrattuale 1 luglio 2009 – 28 febbraio 2010.

In sostanza, nel triennio 2010-2012, entreranno nelle buste paga dei lavoratori 4.039 euro in più, montante questo superiore al risultato conseguito  nel biennio precedente 2008-2009 (2101 euro, n.d.r.), “che – fanno rilevare soddisfatti i sindacati – rappresenta una concreta risposta in difesa del reddito dei lavoratori del settore”.

Nell'ambito della durata contrattuale – è anche scritto nell'intesa – le parti  verificheranno eventuali scostamenti degli aumenti sulla base dell'inflazione reale.

“E' un risultato importante – dicono i segretari di Filcem, Flaei, Uilcem, Giacomo Berni, Carlo De Masi, Augusto Pascucci – raggiunto grazie alla determinazione delle organizzazioni sindacali che in questi mesi di difficili trattative con le associazioni e le imprese del settore non hanno mai dubitato della possibilità di raggiungere una buona intesa, come nelle migliori tradizioni del settore, che registra anch'esso gli effetti della pesantissima crisi che investe il Paese, a partire da un drastico calo dei consumi primari”.

L'ipotesi di accordo prevede anche – a totale carico delle imprese – 4 euro in più per le prestazioni previdenziali complementari, i cui fondi di previdenza presenti nel settore contano più di 83.000 aderenti. “Anche per questa via – spiegano i sindacati - abbiamo aiutato i lavoratori, in  particolare consolidando quel “welfare integrativo contrattuale” che, unitamente ai fondi integrativi sanitari, è da sempre il fiore all'occhiello della categoria”.

Di rilievo, l'intendimento delle parti di andare nel tempo oltre gli attuali perimetri contrattuali per realizzare il contratto unico del comparto energetico, unificando i comparti elettrico, energia e petrolio, gas-acqua, per meglio governare i processi industriali in corso. Inoltre il nuovo contratto fornisce un ulteriore impulso alla contrattazione di 2° livello, rafforzando il ruolo delle Rsu e dei sindacati territoriali, per rendere maggiormente esigibile sui luoghi di lavoro l'intero impianto normativo.

Sui temi di scottante attualità come ambiente, salute e sicurezza, si è ottenuto il passaggio dagli attuali Rls ai Rlsa (i rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza e ambiente) per incrementare le migliori pratiche già in uso in ambito aziendale e territoriale, rendendo più efficaci le forme di bilateralità su questi temi, come pure per la formazione che troverà maggiore impulso anche in rapporto alla valorizzazione del merito per la crescita e lo sviluppo di carriera: infatti si sono definite “linee-guida” cogenti per la riscrittura degli articoli 21 e 22 sul sistema classificatorio entro il 30 giugno 2011.

Infine, un obiettivo raggiunto: dopo anni di tentativi mancati, si sono sostanzialmente definite anche le “linee guida” per una rapida intesa sulla regolamentazione del diritto di sciopero al fine di garantire il diritto dei lavoratori a ricorrere alla lotta quando necessario, salvaguardando ovviamente l'erogazione di un servizio vitale ed insostituibile per il Paese.

L'ipotesi di accordo stipulata – fanno sapere i sindacati – sarà sottoposta unitariamente al vaglio delle assemblee dei lavoratori.

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