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Contratto decentrato del Comune di Parma: “ritorno al passato”

3 Marzo 2014
La posizione della FP CGIL provinciale

Questo non è il nuovo titolo di un film della saga da Robert Zemeckis, ma la situazione dei dipendenti del Comune di Parma.

Siamo ritornati ad un anno fa, con la decisione di sospendere il pagamento delle varie indennità che venivano riconosciute ai lavoratori che con l’entrata in vigore della 150 del 2009 e la decadenza degli effetti dei contratti decentrati al 31 dicembre 2012.

Il sofferto accordo decentrato del 2013 aveva permesso di ripristinarne alcune. La scelta di sospendere il pagamento delle indennità definite nell’accordo del 2013 da parte dell’Amministrazione Comunale è una scelta insensata e un gesto di rottura nei confronti di lavoratori, della RSU e delle Organizzazioni Sindacali 

La dimostrazione di un’Amministrazione allo sbaraglio che non sa trovare una strategia e scelte giuste per motivare e guidare i lavoratori.

“La mancanza di una visione complessiva – spiega Sauro Salati, segretario generale della FP CGIL di Parma - è purtroppo un dato di fatto con cui già si erano fatti i conti l’anno scorso. Per questo motivo ad un anno di distanza la FP CGIL di Parma si sarebbe aspettata un approccio diverso. Ed invece eccoci al ritorno al passato”.

Le rappresentanze sindacali sono molto preoccupate dalla situazione che si sta creando, con continui avvicendamenti di dirigenti, Comandanti, Direttori del Personale e Responsabili della Delegazione Trattante.

“Questi ripetuti cambi nei ruoli apicali – prosegue Salati - non permettono a nessuno di prendere in mano la situazione, con la possibilità di avere una visione temporale che vada oltre all’oggi per costruire un progetto, un’idea di come gestire una risorsa fondamentale come i lavoratori del Comune”.

“In attesa che arrivi il Direttore Generale, visto come il salvatore della Patria che dovrà prendere in mano la situazione, non vorremmo trovarci nella situazione in cui l’Amministrazione Comunale pensi di fermare le relazioni, fino al momento in cui il nuovo condottiero sarà in grado di comprendere il contesto in cui si trova per dare le prime risposte, cioè non prima di luglio 2014”.

“Se tale linea sarà confermata – conclude il segretario FP - sappia l’Amministrazione che il sindacato prenderà la strada della mobilitazione esattamente come l’anno scorso e che i lavoratori non subiranno passivamente questo vuoto di conduzione”.

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