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Consorzio di Bonifica, cambiano le amministrazioni ma il valore sta nei dipendenti

3 Novembre 2011
E Luca Ferrari, della Flai provinciale, chiede il ripristino di corrette relazioni sindacali

In relazione a quanto recentemente apparso sulla stampa locale, riguardante il Consorzio della Bonifica Parmense, le OO.SS. FLAI – CGIL, FAI – CISL, FILBI – UIL, forniscono alcuni doverosi chiarimenti, a tutela del ruolo dei lavoratori dell'Ente.

Si ricorda innanzitutto che il Consorzio copre pressoché l’intero territorio della Provincia di Parma, oltre ad una porzione di territorio dei comuni liguri, ha natura giuridica di ente privato di diritto pubblico e dalla sua costituzione ad oggi svolge un’azione attiva di supporto al tessuto economico e sociale dell’intero territorio provinciale. In pianura l’azione del Consorzio consiste in gran parte nella manutenzione dell’intera rete di canali (circa 1500 km) sia di irrigazione che di scolo. Senza questo servizio molte zone della nostra pianura verrebbero invase dalle acque o non sarebbero in grado di scaricare i reflui.

In montagna l’attività del Consorzio consiste nella sistemazione di movimenti franosi, della viabilità minore, nella manutenzione del territorio e nella manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade di bonifica (circa 350 km), oltre ad un servizio di collaborazione a livello tecnico con Comuni, Provincia, Comunità Montane e Servizio Tecnico di Bacino. Nel periodo 2000–2010 sono stati realizzati circa 1050 interventi per un ammontare complessivo di 60 milioni di euro.

Le varie amministrazioni che si sono succedute dalla costituzione ad oggi, hanno sempre operato grazie all'insostituibile apporto di tutti i dipendenti. Le amministrazioni si sono succedute e si succederanno in base al voto dei consorziati, i dipendenti con la loro professionalità sono sempre presenti e sono l'unica garanzia di continuità dell'Ente.

Lascia pertanto sorpresi e perplessi l’affermazione, magari male interpretata, del sindaco di Bedonia, Rag. Carlo Berni, quando dichiara che "per dieci anni il Consorzio è stato completamente latitante e il territorio che ha criticità molto particolari ne ha risentito", ancor più visto che, per il ruolo ricoperto di presidente della Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno, ha avuto modo di lavorare fianco a fianco con la struttura del Consorzio, con il risultato di portare a compimento nel quadriennio 2006–2009 circa 480 interventi di cui 350 nel territorio di sua competenza per un ammontare complessivo di 30 milioni di euro.

Quello che i sindacati di categoria intendono sottolineare nei confronti della nuova amministrazione che da poco si è insediata è che occorre guardare al futuro, confrontarsi sulle idee di come si vuole che la Bonifica operi nei prossimi anni, visto che molto è stato fatto ma molto rimane da fare.

Occorre pertanto riprendere al più presto quel dialogo sindacale che al momento manca per fare progredire l'ente verso sempre migliori risultati partendo dall'unico valore che un Ente di servizio può vantare: la professionalità del proprio personale.




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“Consorzio della Bonifica Parmense, ripristinare corrette relazioni sindacali”

 

Dichiarazione di Luca Ferrari della Flai Cgil di Parma

“In merito alla situazione del Consorzio della Bonifica Parmense stiamo operando assieme alle RSU e a Fai Cisl e Filbi Uil al fine di ripristinare corrette relazioni sindacali.

Ad oggi manca l'accordo sul salario variabile pregresso e nei primi atti della nuova amministrazione emerge una scarsa consapevolezza della professionalità dei lavoratori.

Sembra quasi che la “nuova gestione” vaglia buttare a mare quanto di buono è stato fatto nel passato. La Bonifica infatti, a differenza di altri Consorzi, ha una situazione economico-finanziaria in ordine e garantisce importanti servizi al nostro territorio.

Quindi in conclusione operiamo per relazioni collaborative nell'interesse di tutti e lasciamo da parte le polemiche strumentali alle contese tra le organizzazioni datoriali agricole”.

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