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Concordato Parmacotto: i lavoratori pagano il prezzo più alto

12 Maggio 2016
Le preoccupazioni di FLAI CGIL, UILA UIL e RSU aziendale

Desta grande preoccupazione quanto si legge sulla stampa a proposito del nuovo piano industriale che Parmacotto ha presentato ai creditori.

FLAI CGIL e UILA UIL giudicano inaccettabili altre pesanti riduzioni di posti di lavoro. Nel corso della crisi il personale ha già subito un forte ridimensionamento per le numerose uscite volontarie. L'organico oggi risulta attestarsi su circa 140 unità.

Abbandonare lo stabilimento nuovo di Marano è un grave errore!

Ridurre così il perimetro industriale al solo stabilimento di San Vitale Baganza significherà non poter disporre della sufficiente capacità produttiva per rilanciare il marchio Parmacotto (così distintivo del nostro territorio) sia sul mercato italiano ma soprattutto sui mercati esteri, in forte crescita per i prodotti Made in Parma.

Insieme alla RSU è già stato chiesto un incontro con la direzione aziendale che si terrà giovedì 19 maggio presso l'Unione Parmense degli Industriali, che dovrà servire a fare chiarezza sulle prospettive future.

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