Concluso Il XVIII Congresso Cgil Parma:

Declinati in chiave locale gli impegni previsti dal Piano per il Lavoro e dai documenti programmatici della CGIL

Si è appena conclusa l’intensa tornata congressuale che ha rinnovato i gruppi dirigenti della CGIL di Parma e definito le sue linee d’azione per i prossimi quattro anni.

Il XVIII Congresso provinciale ha assunto (con 146 voti favorevoli, 18 contrari e 6 astenuti) il documento politico che declina in chiave locale gli impegni previsti dalle 11 azioni presentate nel primo documento congressuale “Il lavoro decide il futuro” e che hanno lo scopo di orientare e rinnovare in profondità le piattaforme, gli obiettivi rivendicativi, la pratica contrattuale.

Si parla, tra l’altro, di Europa, pensioni, patrimoniale, ammortizzatori sociali, difesa della Costituzione e del perimetro pubblico del Paese, centralità del lavoro, recupero dell’autorità contrattuale, democrazia, riordino istituzionale, responsabilità sociale, attenzione ai giovani, ai “nuovi italiani” e ai nuovi diritti civili.

Dopo due giorni che hanno visto un animato dibattito e l’interessante tavola rotonda sul tema “Dare futuro al lavoro. Dai dati alle strategie per un nuovo modello Parma”, a cui sono intervenuti esponenti delle principali istituzioni e organizzazioni di categoria del territorio, i delegati al Congresso hanno eletto il nuovo Comitato Direttivo della CGIL di Parma. Quest’ultimo organo, composto da 113 rappresentanti delle varie categorie, strutture e sensibilità del sindacato, ha a sua volta rinnovato la sua fiducia al segretario uscente, Massimo Bussandri, che è pertanto stato riconfermato, a grande maggioranza, nel ruolo di segretario generale della CGIL di Parma, con l’87% dei voti favorevoli e l’11% dei voti contrari; il 2% dei votanti (93 in tutto sui 113 aventi diritto al voto) si è astenuto dall’esprimersi.

La segreteria confederale, decaduta come tutti gli altri organismi dirigenti, dovrà essere eletta dal Direttivo nelle prossime settimane su proposta del segretario generale.

Nell’imminenza dell’8 marzo, nell’ambito della seconda giornata congressuale, si è voluto ricordare il valore delle battaglie a favore del riconoscimento del ruolo delle donne nel mondo del lavoro e della società tutta, non solo con la tradizionale distribuzione di mimose alle delegate, ma anche con un intervento della segretaria confederale uscente Valentina Anelli, che ha ricordato come “per uscire più velocemente dalla crisi il tema delle pari opportunità sia un fattore di straordinaria rilevanza civile ed economica”, perché “le donne sono lo snodo centrale dello sviluppo del nostro Paese”.