"Con il passo dei più deboli. Argentina Altobelli e i suoi tempi"

Il 4 novembre a Palazzo Giordani inaugurazione della mostra promossa da Cgil Parma, Provincia di Parma e Fondazione Argentina Bonetti Altobelli

Il racconto della vicenda politica e umana di una donna vissuta nella prima metà del ‘900 che, tra pubblico e privato, tra famiglia e militanza, rappresenta una testimonianza preziosa per la comprensione delle radici del nostro presente: è la mostra “Con il passo dei più deboli. Argentina Altobelli e i suoi tempi”, visitabile dal 4 al 20 novembre presso Palazzo Giordani, in Viale Martiri della Libertà, 15.

Argentina Bonetti nacque a Imola il 2 luglio 1866. Dopo un iniziale orientamento mazziniano, per cui entrò in contatto con un gruppo giovanile organizzato a Parma da Agostino Berenini, si avvicinò al socialismo, ispirandosi all'opera di Andrea Costa. Trasferitasi a Bologna, nel 1889 sposò Abdon Altobelli, anch'egli socialista. Nella città emiliana organizzò una società operaia femminile ed entrò a far parte della Commissione esecutiva della Camera del lavoro. Nel 1901 fu tra i fondatori della Federazione nazionale dei lavoratori della terra, di cui nel 1906 venne eletta segretaria, carica che mantenne per quasi venti anni, fino allo scioglimento della Federterra, ad opera del regime fascista. Nel 1904 fu delegata dell'Alleanza femminile italiana al congresso internazionale femminile di Amsterdam. Nel congresso socialista di Firenze del 1908 fu eletta membro della Direzione nazionale del Psi. Dal 1912 al 1914 fu Consigliere del lavoro e rappresentante dei contadini nel Ministero per l'agricoltura, l'industria e il commercio. Tra il 1915 ed il 1917 cercò di avviare il processo di socializzazione della terra presentando quattro memoriali al ministro dell'agricoltura. Nel 1919 fu nominata rappresentante della Federterra nel Consiglio superiore della previdenza e delle assicurazioni ed entrò a far parte del Comitato nazionale femminile socialista. Nel 1920 partecipò come delegata italiana al congresso sindacale internazionale di Amsterdam. Nel congresso socialista di Livorno del 1921 si schierò con la frazione di "Concentrazione". Si schierò con i riformisti e non risparmiò, negli anni, critiche e polemiche contro i massimalisti che cominciavano a egemonizzare il socialismo e il sindacalismo italiani. Fondò, tra gli altri, la Cassa Nazionale Assicurazioni Sociali (poi diventata INPS). Morì a Roma il 26 settembre 1942.

Una donna battagliera nella vita pubblica e, nello stesso tempo consapevole del proprio ruolo nella vita privata, che ha vissuto da vicino gli anni del difficile processo di modernizzazione del nostro Paese, offrendo un decisivo contributo al riscatto delle masse rurali e partecipando da protagonista al nascente movimento di emancipazione femminile: questo fa di Argentina Altobelli un personaggio di spessore, degno di essere riscoperto. L’esposizione è promossa da Cgil Parma, Fondazione Argentina Bonetti Altobelli, e Provincia di Parma, ed è curata da Ludovico Testa.

Dopo l’inaugurazione, in programma per mercoledì 4 novembre, alle ore 17.00, che si svolgerà alla presenza di Paolo Bertoletti, segretario generale Cgil Parma, Giuseppe Romanini, assessore Politiche scolastiche, Cultura e spettacolo Provincia di Parma, Nadia Presi, presidente Fondazione Argentina Bonetti Altobelli, e del curatore, la mostra rimarrà aperta al pubblico, ad ingresso gratuito, dal lunedì al giovedì, dalle ore 8 alle 18.30 e il venerdì dalle 8 alle 17.