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Comunicato Rsu Flai sullo sciopero del 6 maggio

29 Aprile 2011
Alzare la testa per difendere i nostri diritti

SCIOPERO GENERALE DEL 6 MAGGIO: SE NON ORA QUANDO?

Il paese sta vivendo una crisi economica e morale senza precedenti. Solo 1/3 dei nostri giovani ha una occupazione, la quale è però spesso precaria, le ore di cassa integrazione straordinaria nel mese di marzo segnano un +45%, i tagli fatti dal governo Berlusconi appoggiato e sostenuto dalla Lega, alla scuola Pubblica, hanno provocato la perdita di 87.000 cattedre e 47.000 posti di personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Non contenti, sempre lor signori, come si evince leggendo il documento di programmazione economica prevedono, solo per la scuola pubblica, ulteriori tagli pari a quattro miliardi e 561 milioni per ogni anno dal 2012 al 2014.

Per quanto riguarda gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica il nostro Paese si posiziona al 51° posto dietro a Tunisia e Malesia. I tagli imposti a Regioni, Province e Comuni hanno provocato la perdita o la diminuzione della qualità dei servizi alla persona (trasporto pubblico, asili nido, scuole materne ecc.).

Come Cgil (e come si è fatto in altri paesi) proponiamo di tassare i patrimoni oltre gli 800 mila euro per ridistribuire più equamente il carico fiscale e diminuire così le imposte di lavoratori e pensionati, cosa che avrebbe un impatto positivo sulla ripresa dei consumi e di conseguenza dell’occupazione.

Nonostante queste crude cifre dimostrino almeno in parte la difficoltà e la gravità delle condizioni in cui si trova il Paese, Berlusconi e la Lega impediscono al Parlamento un confronto di merito imponendo invece le leggi ad personam che tutti conosciamo per salvare se stesso dai processi in cui è imputato.

Il nostro paese, oltre ad essere diventato la barzelletta di tutto il mondo, rischia di trovarsi in un isolamento pericoloso.

Care Compagne Cari Compagni lo sciopero del 6 maggio è importante, così come importante sarà la partecipazione alle varie manifestazioni in tutte le città d’Italia.

Occorre avere il coraggio di alzare la testa e la voce per difendere i nostri diritti, per rimettere al centro il lavoro e le condizioni di lavoro, per dare risposte concrete al problema del precariato che impedisce alle persone di avere una minima idea circa il proprio futuro. Occorre avere il coraggio di alzare la testa e la voce per difendere i pilastri della nostra Democrazia, l’indipendenza della Magistratura e i principi della nostra Costituzione.

Collecchio 29 Aprile 2011 RSU CGIL PARMALAT

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