Comune di Parma, un bilancio che non risponde ai cittadini

Presa di posizione di CGIL, CISL e UIL provinciali sul documento di programmazione economica della Giunta Pizzarotti

A proposito del bilancio di previsione per il 2013 del Comune di Parma, le segreterie provinciali dei sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, ancora in attesa del documento di dettaglio sulla programmazione della spesa per il prossimo anno, dopo l’incontro dei giorni scorsi con l’Amministrazione Pizzarotti, confermano il giudizio negativo già espresso anche in sede di confronto.

In un momento di grande difficoltà economica in cui nelle famiglie si perde il lavoro e si aggravano le condizioni di vita delle persone, l’Amministrazione comunale non può prevedere solo tagli, soprattutto nei servizi alla persona, e aumenti esponenziali di rette e tariffe, a fronte di una tassazione locale fra le più elevate del Paese.

Pensare di surrogare gran parte dei servizi pubblici alle persone con il contributo del volontariato e dell’associazionismo del territorio non può costituire una risposta ai bisogni di una città come Parma. Il rischio è di cancellare per un mero calcolo aritmetico un sistema di welfare che, seppur non più sostenibile secondo gli standard del passato anche a causa dei mancati trasferimenti statali, non merita tuttavia di venire smantellato.

Le difficoltà economico-finanziarie che questa Giunta ha ereditato sono note a tutti, ma il sindacato unitario ritiene che, dal momento che le scelte politiche sono di competenza di chi governa il bene comune, solo all’Amministrazione spetta di assumersi la responsabilità di conservare la coesione sociale che ha sempre caratterizzato questa città, evitando con tutti i mezzi possibili di esasperare l’esclusione e la marginalizzazione di tanta parte della comunità.