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Comune di Parma e progressioni orizzontali: continuano le polemiche sulla pelle dei lavoratori

14 Luglio 2017
FP CGIL, UIL FPL e SULPL chiedono all'Amministrazione il rispetto degli impegni sottoscritti

Non si placa l’attacco al Contratto Decentrato del Comune di Parma e alle sigle sindacali che lo hanno sottoscritto. “Parliamo – spiega Luca Iuculano, UIL FPL Parmadel contratto integrativo sottoscritto a dicembre scorso per definire, tra le altre cose, i criteri per il ripristino delle progressioni economiche orizzontali, bloccate per legge dal 2010 al 2015”.

Pur essendo stato firmato da tutte le sigle al tavolo, tranne CSA, che pur condivideva i criteri giuridico normativi per le PEO - dettaglia Salvatore Mistretta, del SULPL provinciale -, e nonostante sia stato sottoposto alla consultazione dei lavoratori che lo hanno approvato con il 90% dei consensi, circa due mesi fa una polemica fra dirigenti ha di fatto inibito il percorso di applicazione delle procedure, portando ad uno scontro tra Direttore Generale e dirigente del Personale che nulla ha a che vedere con la correttezza degli accordi sottoscritti”.

Il Contratto, che prevede risorse per circa 550 passaggi nel biennio 2017/2018, è perfettamente conforme ai principi contenuti nel T. U. del Pubblico Impiego, che richiedono una selezione anche sulla base delle valutazioni ottenute: non si tratta infatti di scatti automatici di anzianità. “Per questo – rincara Barbara Vigilante, della segreteria FP CGIL Parma – risulta singolare e incomprensibile la posizione, modificata più volte nel tempo, di CSA e CISL, peraltro largamente minoritari al Comune di Parma secondo i voti ottenuti alle ultime elezioni RSU”.

Insomma – è evidente la perplessità di Barbara Vigilante - prima si condivide, poi ci si preoccupa che i passaggi previsti sono troppo pochi, infine si mette in dubbio la legittimità del Contratto stesso per presunti vizi formali. Inaccettabile è poi la richiesta, inviata a mezzo di uno studio legale, di riaprire il tavolo delle trattative, tavolo che è durato quasi un anno prima di arrivare alla sottoscrizione in dicembre 2016, e al quale hanno sempre partecipato tutte le sigle titolate, nessuno escluso”.

Purtroppo nessuno, in questa polemica, sembra occuparsi dei diretti interessati, i dipendenti del Comune di Parma. Chiedere l'annullamento della procedura in corso significa danneggiare tutti, sia coloro che rientrano nella prima graduatoria approvata sia coloro che accederanno alla procedura nei prossimi anni. E significa, anche, ledere pesantemente il ruolo della rappresentanza e della contrattazione fra le parti”, concludono i sindacalisti.

FP CGIL, UIL FPL e SULPL tornano dunque a chiedere all'Amministrazione comunale di rispettare gli impegni sottoscritti con il Contratto Integrativo di dicembre e di completare al più presto l'iter delle graduatorie 2017 per poter così poi realizzare anche gli altri istituti previsti dal Contratto Integrativo, e ricominciare il prima possibile il confronto, sospeso dalla fase elettorale, per affrontare tutte le altre problematiche rimaste sul tappeto a partire dal tema delle risorse stanziate, per le quali chiedono da tempo un incremento.

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