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Comparto socio educativo dipendenti cooperative nei servizi educativi pubblici e privati: condizioni di tutela maggiori solo nei comuni della zona rossa

3 Marzo 2020
Preoccupazione di FP CGIL, CISL FP e Fisascat

Le sigle FP CGIL, CISL FP e Fisascat esprimono preoccupazione circa gli effetti sul comparto socio educativo e in particolare sui dipendenti di cooperative opderanti nei servizi educativi pubblici e privati riguardo al Decreto Legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 marzo 2020, che prevede condizioni di tutela maggiori solo nei comuni della cosiddetta zona rossa.

A tutti i livelli sindacali si stanno facendo interventi e pressioni affinché siano previsti specifici ammortizzatori sociali in deroga anche per i lavoratori della Emilia-Romagna e quindi anche del nostro territorio, in quanto riteniamo che le prime risposte arrivate dal Governo siano per ora insufficienti per dare risposte alla grande platea di lavoratori interessati alle chiusure di queste settimane.

A Parma da dieci giorni stiamo costantemente lavorando per avere le informazioni più utili e dare le indicazioni più adeguate alle lavoratrici e ai lavoratori in una situazione di incertezza costante che cambia di giorno in giorno.

Ci preme, anzitutto, smentire alcune voci non corrette o confuse: i dipendenti delle cooperative a prescindere da qualsiasi emanazione di decreto, avranno diritto al Fis (Fondo integrazione salariale) e già questa settimana sono previsti incontri finalizzati alla sottoscrizione di accordi fra le parti per attivare il prima possibile questa forma di ammortizzatore che verrà anticipato dalle Cooperative per le due settimane di non lavoro.

Il FIS è uno strumento che copre l’80% della retribuzione persa per riduzione o sospensione della attività lavorativa non dipendente dalla volontà di lavoratori e aziende: se è vero che assolutamente insufficiente, è comunque una prima risposta di sostegno al reddito, che può essere integrato da ammortizzatori attivati a livello nazionale o regionale che si stanno costantemente chiedendo.

Considerata la chiusura delle Scuole e dei Servizi educativi anche per questa settimana invitiamo i lavoratori a non usare come giustificativi ferie, permessi o banca delle ore: nessuno dovrà andare in recupero ore, e siamo in attesa di indicazioni operative in corso di definizione.

A questo proposito invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a segnalarci eventuali irrigidimenti o atteggiamenti anomali da parte delle coop sulla questione giustificazione ore.

Siamo inoltre in costante contatto con il Comune di Parma e con gli enti committenti per attenzionare una situazione complessa e per rivendicare la piena retribuzione dei servizi in appalto, nonché la copertura totale delle giornate di chiusura per tutti i dipendenti pubblici interessati alle chiusure di Parma e provincia come prevede il Decreto uscito questa mattina.

Infine comunichiamo che le confederazioni e le categorie sono pronte, ove non ci siano le risposte chieste a livello ministeriale e governativo ad azioni incisive di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

Siamo consci delle difficoltà e delle problematicità di questi giorni, rispetto alle quali a tutti i livelli stiamo portando avanti le rivendicazioni dei lavoratori: la situazione non ha precedenti, si evolve da un momento all’altro, ma non devono esserci alibi. Le risposte devono arrivare.

Proprio per queste ragioni vorremmo che tutti in questa situazione portino attenzione alle informazioni che si danno, perché un momento delicato come questo necessita di serietà e competenza: chi da giorni semina il panico tra i lavoratori non fa sicuramente il loro bene, ma contribuisce unicamente ad alimentare confusione e malcontento.

 

Per FP CGIL - CISL FP - FISASCAT CISL (Parma)

Ruggero Maria Manzotti - Elisabetta Oppici - Laura Scognamiglio

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