Questo sito non utilizza cookie per le proprie funzionalità o per mandarti pubblicità. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie tecnici per la gestione del sito. Per saperne di più clicca qui.
CGILParma.it


ISCRIVITI ALLA CGIL


Sabato 11 Maggio 2024
HOME PAGE
CATEGORIE
SERVIZI
CHI SIAMO
ORARI-SEDI-TELEFONI
CONTATTACI

Commercio, PENSALO SENZA LAVORATORI

23 Novembre 2023
Le riflessioni di Maurizio Miati e Valentina Rabaglia della FILCAMS, il sindacato provinciale del commercio, a proposito del primo negozio senza casse di Parma

È degli scorsi giorni la notizia del primo negozio senza casse della città.

"Un negozio gestito tramite un’app e un Qr Code dove il cliente entra, compra ed esce senza interfacciarsi con nessuno - commenta Maurizio Miati, segretario generale FILCAMS CGIL Parma, può sembrare innovativo. Il marchio assicura un'esperienza di shopping rivoluzionaria, veloce e comoda, disponibile 24 ore su 24 tutti i giorni. Noi, invece, la vediamo come un’esperienza asettica, individuale, algoritmica dove le scelte degli avventori finiscono nella centrifuga delle informazioni tracciate, gestite, raccolte, sminuzzate per contribuire a definire l’identità digitale. Dove il cliente è uno strumento in mano al machine learning, il quale personalizza le offerte e suggerisce prodotti basati sulle preferenze individuali".

"Una narrazione - aggiunge Valentina Rabaglia, della segreteria FILCAMS provinciale - in cui il sistema di intelligenza artificiale è lo sceneggiatore, l'analisi dei dati del consumatore è il protagonista, dove i lavoratori (qualcuno dovrà pur aprire o chiudere, rifornire o pulire, visionare le telecamere, controllare il funzionamento dell’app, gestire i dati, eccetera) sono solo figuranti di un film distopico".

"Addentrandoci dietro le quinte di questo progetto ci chiediamo se i lavoratori immaginati abbiano dei contratti di lavoro, se abbiano dei turni e/o dei riposi (lo store è aperto tutti i giorni 24 ore sui 24 ), se abbiano dei diritti sindacali o se semplicemente come tecnici di scena, pur essendo fondamentali, non possano o debbano apparire per non intralciare l’unilaterale esperienza di shopping".

"Insomma - concludono Miati e Rabaglia - ottimizzare l'esperienza di acquisto presuppone per forza l’assenza dei lavoratori? È davvero questa la strada della sostenibilità sociale?".

CONDIVIDI


SU WHATSAPP
SU TWITTER
SU FACEBOOK




A cura dell'Ufficio Stampa e del Centro Sistemi Informativi CGIL di Parma © Copyright 2000-2024
Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome