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CGIL Parma, d’accordo con il Prefetto sulle ronde

5 Novembre 2015
"Non sono la risposta al problema sicurezza"

“C'è un problema sicurezza, nei nostri quartieri, nei nostri paesi e nelle periferie, è un problema che non risparmia nessuno, che tocca i più deboli, gli anziani. Ma la risposta non sono le ronde, e bene fa chi ne sottolinea i rischi”. Massimo Bussandri, segretario generale della CGIL di Parma, è d’accordo con il Prefetto nel sostenere che “la risposta non sono le squadre di cittadini che si sostituiscono alle forze dell'ordine, la risposta sono i cittadini che collaborano con le forze dell'ordine, e con loro le istituzioni per garantire la sicurezza di tutti. La Cgil è pronta fin da subito a lavorare in progetti che mettano al centro la sicurezza, l'inclusione, e la solidarietà, che vanno dall'informare lavoratori e pensionati sui consigli contro i furti al creare momenti per migliorare la solidarietà fra i cittadini”.

“Il Prefetto ha ragione nel sottolineare i rischi delle ronde – aggiunge Bussandri -, sia per l'incolumità per chi le fa, sia per il possibile intralcio alle forze di polizia”.

Il tema tuttavia evidenza problemi veri. C'è un vero problema di insicurezza, che riguarda tutti. È problema che viviamo ogni giorno, basta entrare nelle fabbriche e nelle sedi pensionati per sentirsi raccontare di chi ha subito un furto, di chi è stato scippato della pensione, di chi non si sente più al sicuro neanche in casa propria.

“La risposta però . prosegue il segretario CGIL -  non è rondista. Occorre mettere in campo un programma più ampio, per ridurre il degrado dei quartieri, creare solidarietà fra gli abitanti. La risposta non è neppure il disinteresse, ma il coinvolgimento di tutti. Ognuno deve fare la sua parte. Le forze dell'ordine devono presidiare, le amministrazioni devono rendere città e quartieri più vivibili, le comunità devono ritrovare momenti di solidarietà, recuperare la prassi del buon vicinato: è un esempio, ma spesso quando succedono furti in un'abitazione i vicini di casa non sanno nulla, e invece con l'aiuto reciproco si può aumentare la sicurezza”.

“Se la Prefettura vorrà costruire un percorso di sicurezza partecipata – conclude Bussandri - noi ci saremo, su tutto ciò che può contribuire a migliorare la sicurezza, e che non sia di intralcio alle forze di polizia. La CGIL mette a disposizione le proprie energie e le proprie strutture, per aumentare la solidarietà nei quartieri e per vincere la paura a chiudersi in casa”.

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